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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il giorno di Dalla Chiesa: "Qui vive la speranza dei palermitani onesti"

La città onora la memoria del Generale con il silenzio suonato dalla tromba di un carabiniere e la deposizione delle corone di fiori sul luogo del delitto. Presenti tra gli altri i sottosegretari Stefano Candiani e Luigi Gaetti. Assente Rita Dalla Chiesa

Una ferita lunga 36 anni. Palermo onora la memoria del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso il 3 settembre 1982 con la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo a bordo di una A112 in via Isidoro Carini, con il silenzio suonato dalla tromba di un carabiniere e la deposizione delle corone di fiori sul luogo del delitto.

Presenti tra gli altri i sottosegretari Stefano Candiani e Luigi Gaetti e il comandante generale dei Carabinieri Giovanni Nistri, oltre al prefetto Antonella De Miro, il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè, il sindaco Leoluca Orlando, l'assessore regionale Roberto Lagalla e le massime autorità civili e militari. In prima fila anche il figlio del generale Nando Dalla Chiesa. Assente Rita Dalla Chiesa.

Fu con la scritta "Qui è morta la speranza dei palermitani onesti" che i palermitani salutarono l’impegno oltre la morte di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Il Generale nel 1982 venne nominato dal Consiglio dei Ministri prefetto di Palermo: inizialmente si dimostrò perplesso sulla nomina, ma poi venne convinto dal ministro Virginio Rognoni, che gli promise poteri fuori dall’ordinario per contrastare la guerra tra le cosche, che insanguinava l’isola. Poteri che non arrivarono mai. Carlo Alberto Dalla Chiesa venne, invece, lasciato praticamente solo.

"Nella ricorrenza del trentaseiesimo anniversario del vile agguato di via Isidoro Carini - dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, - rendo commosso omaggio alla memoria del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, della signora Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo. Nella lotta alle organizzazioni terroristiche e mafiose - sottolinea il capo dello Stato - condotta con inflessibile vigore e nella consapevolezza del rischio estremo cui essa lo esponeva, il generale Dalla Chiesa ha dato esempio eccezionale di fedeltà ai valori della democrazia, di difesa della legalità e dello stato di diritto, sino al prezzo della vita. Il suo impegno generoso e intelligente ha fatto sì che strumenti e metodi innovativi rendessero più incisiva l'azione della Repubblica contro le più pericolose forme di criminalità".

In tarda mattinata - nell'ambito delle iniziative per ricordare Dalla Chiesa - poi è stato proiettato un breve filmato sul generale e la commemorazione con l'intervento del Prefetto di Palermo, del comandante generale dell'Arma, il generale di corpo d'Armata Giovanni Nistri. Sempre in mattinata, in via Vittorio Emanuele, corone di fiori sono state deposte sulla stele dedicata al Generale da parte dei bambini dei quartieri Cassaro, Ballarò, Danisinni, Capo e Albergheria nell'ambito della terza edizione della Festa dell'onestà promossa dall'associazione Cassaro Alto.

Nel pomeriggio a Corleone, nel complesso monumentale di Sant'Agostino, la sala convegni sarà intitolata al Generale con un convegno dal titolo "Carlo Alberto dalla Chiesa: la lotta dell'arma alla mafia. La prima esperienza in Sicilia". Quindi una mostra fotografica sugli anni in cui il generale prestò servizio a Corleone. In serata a Palermo, in corso Vittorio Emanuele, un momento di preghiera e di silenzio davanti alla stele dedicata al Generale.

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