Catania dedica una piazza all'arcivescovo Pappalardo, il vescovo: "A Palermo invece si discute"

Catania rende omaggio al cardinale Salvatore Pappalardo, per anni guida della chiesa palermitana. "Mentre a Palermo si discute di cosa fare, noi a Catania abbiamo fatto", ha detto l'arcivescovo monsignor Salvatore Gristina durante l'intitolazione dell'ex piazza Duca di Genova all'alto prelato.

Prima di scoprire la targa, il sindaco Enzo Bianco e Gristina hanno ricordato Pappalardo definendolo "indimenticato e indimenticabile arcivescovo di Palermo degli anni delle stragi di mafia, l'uomo che dal pulpito tuonò contro Cosa nostra". Il cardinale giunse a Palermo nel 1970, poco dopo la scomparsa di Mauro De Mauro. Il 4 settembre del 1982, durante i funerali del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, nel concludere la sua omelia disse: "Mentre a Roma si pensa sul da fare, la città di Sagunto viene espugnata dai nemici... E questa volta non è Sagunto ma Palermo, povera la nostra Palermo, povera".

"Avevo appreso dall'arcivescovo Gristina - ha aggiunto Bianco - che nel 2018 ricorre il centesimo anniversario della nascita di Salvatore Pappalardo a Zafferana etnea, Comune dell'Etna al quale, come mi confermava il mio collega sindaco, il Cardinale è rimasto sempre molto legato. L'identità etnea è stato sempre uno degli elementi distintivi del suo percorso. Anche per questo Catania ha deciso, con voto unanime della commissione Toponomastica, di dedicare a questo figlio illustre della nostra terra una delle più belle piazze del centro storico cittadino".

Alla cerimonia, oltre all'arcivescovo e al sindaco Bianco erano presenti nipoti e pronipoti di Pappalardo, il primo cittadino di Zafferana Alfio Russo e Nino Vullo, consigliere comunale componente la commissione Toponomastica di Catania e un cospicuo gruppo di fedeli giunto in piazza con una processione.

Fonte CataniaToday.it