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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Cresce il numero delle opere d'arte "taroccate", nel 2014 recuperati 2000 reperti archeologici rubati

Diffusi i dati relativi all'azione del nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Palermo (e della dipendente sezione di Siracusa). In netto calo i furti di beni culturali: 25 a fronte dei 38 dell'anno precedente

Lotta agli scavi clandestini, ai furti di beni culturali e alla contraffazione di opere d'arte. Ecco il campo di azione dei militari del nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Palermo e della dipendente sezione di Siracusa. Secondo i dati diffusi oggi, nel 2014 sono stati individuati 29 scavi clandestini e sequestrati di quasi duemila reperti archeologici trafugati. In calo i furti di beni culturali: sono stati 25 a fronte dei 38 dell'anno precedente.

Gli obiettivi più colpiti sono stati i luoghi privati e quelli di culto (il 48% e il 28%). Infine, l'analisi dei dati mostra la continua espansione del fenomeno della contraffazione di opere d'arte (31 opere false sequestrate rispetto alle 9 dell'anno precedente). La strategia di intervento dei militari si è articolata lungo due direttrici: l'attività di prevenzione (rappresentata dalle molteplici attività ispettive) e l'azione di contrasto

Sono stati eseguiti 676 controlli in musei, biblioteche, aree archeologiche e tutelate da vincoli paesaggistici. Compiute anche numerose verifiche amministrative nei mercatini, fiere e antiquari. Sono state denunciate 95 persone per vari reati (principalmente ricettazione, contraffazione di opere d'arte e reati in danno del paesaggio). Inoltre, l'attività investigativa ha permesso di sequestrare beni culturali illecitamente sottratti per un ammontare stimato in oltre 750 mila euro. I beni recuperati sono stati riconsegnati a musei, chiese, soprintendenze e restituiti così alla fruizione pubblica. Tra le operazioni più significative, spicca il sequestro di 1.015 monete, in bronzo, rame e argento, di epoca romana, I - II sec. d.C., illegalmente detenute da un collezionista privato; il recupero di un pregiato dipinto, risalente al 1895, dell'artista palermitano Michele Catti, sottoposto a tutela e illecitamente venduto a un collezionista privato in violazione della normativa sui beni culturali; il recupero del fonte battesimale della chiesa di Santa Maria La Nova, a Palermo, rubato venticinque anni fa e ritrovato a Forte dei Marmi, a seguito di indagini congiunte del reparto operativo Tpc di Roma e del Nucleo Tpc di Palermo. I carabinieri hanno infine restituito al museo "Baldassarre Romano" di Termini Imerese: un violino "Matteo Goffriller" del 1690, rubato nel 1973 e al conservatorio di Musica di Palermo: quattro violini (un "Nicolas Augustin Chappuy" del 1759, un "Casimiro Casiglia" del 1833, un "Israel Kaempffe und Soehne" del XIX secolo, un violino italiano di scuola marchigiana del 1800) rubati fine degli anni '90

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