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Cronaca

"Nessuna irregolarità per la festa di Capodanno del 2014": arrivano quattro assoluzioni

Scagionati tre dipendenti comunali e un imprenditore, finiti in tribunale in relazione all'affidamento dell'evento alla società "Levana" che aveva portato in piazza Max Gazzè. Alla fine del dibattimento è stata la stessa Procura a riconoscere l'insussistenza dei fatti

A più di 6 anni dalla festa di piazza per il Capodanno del 2014, la terza sezione del tribunale ha sancito che nell'affidamento dell'evento non vi sarebbe stata alcuna irreolarità. Il collegio presieduto da Fabrizio La Cascia ha infatti assolto con la formula "perché il fatto non costituisce reato" Ferdinando Ania, all'epoca dirigente del servizio Attività culturali del Comune, la componente del suo staff, Francesca Ciancimino, il funzionario di Palazzo delle Aquile Salvatore Tallarita e l'imprenditore Manfredi Lombardo. Dopo un lungo dibattimento, era stata la stessa accusa - rappresentata dal sostituto procuratore Enrico Bologna - a chiedere l'assoluzione per gli imputati.

I quattro erano difesi rispettivamente dagli avvocati Fabio Stuppia, Alessandro Pergolizzi, Alessandro Pergolizzi e Marcello Madonia.

L'inchiesta era nata dopo l'esposto di Andrea Peria, titolare della società "Terzo Millennio", che era stata esclusa - a suo dire ingiustamente - dalla gara per l'organizzazione dell'evento. Ad aggiudicarsi il bando era stato invece proprio Lombardo e la società "Levana", che quell'anno aveva portato in piazza Max Gazzè.

Manfredi Lombardo-3“Sono stato assolto perchè il fatto non costituisce reato - commenta Manfredi Lombardo - e ritengo incredibile essere stato messo sotto processo per una cartella da 230 euro. Per essere stato additato alla pubblica opinione per una persona che non rispetta le regole, per una persona che non sono. Questi 5 anni di processo non hanno lasciato la mia vita come era prima. Per anni sono stato isolato, per anni sono stato trattato per una persona che si era comportato male. Ho avuto danni psicologici incalcolabili, danni economici e - conclude - ho dovuto ricominciare tutto da capo".

Secondo l'iniziale ricostruzione della Procura, i tre dipendenti comunali avrebbeo commesso un abuso d'ufficio, facendo vincere Lombardo che non avrebbe avuto le carte in regola. Lombardo era invece accusato di falso perché, per l'accusa, avrebbe autocertificato di non aver commesso gravi violazioni contributive. Poi, però, era saltata fuori una cartella esattoriale con la quale si contestava all'imprenditore un omesso versamento di 236 euro all'Inail. Su questo punto, la difesa di Lombardo ha dimostrato come non solo la cifra fosse irrisoria, ma anche che la cartella, alla data dell'autocertificazione, non era stata notificata a Lombardo, che infatti è stato scagionato assieme agli altri.

La vicenda nasce da fondate perplessità sull’affidamento del concerto di Capodanno - afferma Andrea Peria (Terzo Millennio) suffragate anche dalla circostanza che il Comune senza un'apparente ragione aveva persino negato l’accesso agli atti, comportamento censurato dal Tar con ben 2 provvedimenti, uno con il quale è stato ordinato al Comune di consenitire l'accesso agli atti ed una sentenza di merito con la quale è stato censurato l'intero affidamento ed è stato riconosciuto alla Terzo Millennio un risarcimento del danno subito. Oggi prendiamo atto dell'assoluzione intervenuta in sede penale, vicenda che non influisce sugli aspetti amministrativi già censurati dal Tar. Leggeremo - conclude - le motivazioni che ci chiariranno il percorso logico assunto dal Giudice penale. Le sentenze, a mio giudizio, vanno sempre rispettate e non commentate".

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