Addio al pedaggio a Capo Gallo: ecco il piano per liberare l'area

Varcare l'ingresso di Capo Gallo senza sborsare un centesimo. Il Comune adesso fa sul serio. Quei 38 ettari di paradiso che da 72 anni appartengono alla famiglia Vassallo potrebbero essere "liberati" presto. E' quello che prevede il nuovo Pudm, il piano per il demanio marittimo approvato qualche giorno fa dal consiglio comunale. Per un luogo simbolo come questo è una svolta storica. Al momento per varcare l’ingresso i Vassallo impongono le solite tariffe: ovvero 5 euro le auto, 2 euro per le moto, 50 centesimi i pedoni.

"Con questo piano verranno rivoluzionati 27 chilometri di costa palermitani - spiega Rosario Filoramo (nella foto a destra), consigliere comunale del Pd, che è tra i più decisi sull'atto -. Il Pudm è uno strumento che serve per disegnare le destinazioni di aree demaniale e quella di Capo Gallo è una vicenda che riguarda uno spazio privato. Quindi si tratta di un'operazione complicata, ma la valorizzazione della costa passa da questo nodo, quindi vogliamo aprire la strada. Con questo indirizzo il Comune è nelle condizioni di avviare la procedura di manifestazione di pubblico interesse per l'utilizzo e l'esproprio dell'area".

Insomma, l'obiettivo è quello di di restituire alla città uno dei suoi tratti di costa più belli. In ballo c'è il futuro dell'area di Monte Gallo, da costa a costa passando per la vetta, compresa Punta Barcarello. Ma è praticamente impossibile stabilire tempi e costi. "L'amministrazione comunale è davanti a un bivio, se questa operazione si farà, si farà a titolo oneroso - puntualizza Filoramo -. E' una situazione complessa. ma il Pudm ha deciso - una volta per tutte - che la città vuole il pubblico accesso dal lato di Mondello. Io ci credo, ho proposto il piano e credo che bisogna svoltare. In passato ci sono state sempre iniziative di cittidani che chiedevano il passaggio libero a Capo Gallo, ricordo una moltitudine di ricorsi, ma alla fine hanno vinto sempre i Vassallo. Noi adesso proponiamo di acquisire il bene e riconoscere ai proprietari l'equo indennizzo anche se non sappiamo a quanto ammonta. Adesso dobbiamo metterci al lavoro per individuare le particelle e poi pagare quello che è giusto".

E mettere fine a una storia lunga 72 anni. Dal 1942 si parla di contenziosi, confini, abusi, difesa dell'ambiente. E fruibilità delle coste. Il nuovo Pudm che vedrà la sua attivazione nel 2015 "stapperà" altri lidi proibiti. "Col Pudm definiamo 27 chilometri e i provvedimenti di esproprio riguardano anche altre zone della città - chiude Filoramo -. Penso a tutta la serie di varchi aggiuntivi dell'Addaura o di Sferracavallo, aree nelle quali gli accessi a mare sono impediti da cancellate".