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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Barelle esaurite e pazienti in attesa per ore": l'influenza manda il tilt i pronto soccorso

A lanciare l'allarme e a chiedere l'intervento della Regione è la Federazione sindacati indipendenti: "Necessario liberare posti nei reparti, dare incentivi al personale, assumere nuovi infermieri e medici". Le situazioni peggiori si registrerebbero a Villa Sofia e al Cervello

"Barelle esaurite, ambulanze in coda e pazienti meno gravi in attesa per ore nei pronto soccorsi siciliani". A lanciare l'allarme e chiedere aiuto alla Regione perchè intervenga subito è la Federazione sindacati indipendenti. A creare il caos il picco influenzale che in questi giorni sta colpendo l'Isola. 
 
“La diffusione dell’influenza, iniziata a novembre, è andata crescendo fino ai primi di gennaio, con un trend che sembra destinato ad aumentare. Un quadro - spiega Calogero Coniglio, segretario regionale della Federazione sindacati indipendenti – confermato anche dall’aumento degli accessi in pronto soccorso a cui la maggior parte dei pazienti si rivolge a causa di alcune complicanze che possono colpire i soggetti più fragili mettendo il personale ospedaliero a dura prova”.

Le strutture ospedaliere secondo la Federazione sarebbero in grado di fronteggiare le patologie più gravi, ma avrebbero dei problemi a gestire quelle meno gravi. "Un problema - spiegano - di cui si parla da anni, ma che fino a questo momento non ha trovato soluzione. E’ necessario liberare posti nei reparti, dare incentivi al personale del pronto soccorso, assumere nuovi infermieri, medici, personale di supporto e potenziare le strutture di osservazione breve. I picchi di influenza, lo scorso inverno, hanno fatto registrare attese per i pazienti che hanno superato le ventidue ore e oggi in generale è possibile aspettare anche due giorni per essere ricoverati".  

Secondo le segnalazioni ricevute dal sindacato Fsi-Usae le situazioni peggiori a Palermo si registrano a Villa Sofia e al Cervello e sarebbero dovute alle solite carenze di organico e alla cattiva organizzazione, con il rischio che tale condizione perduri per tutto il periodo invernale. Una situazione risolvibile secondo la Fsi-Usae apportando nuovo personale negli ospedali ed aumentando i posti letto soprattutto nelle medicine e geriatrie. 

“Il personale è costretto a operare in condizioni critiche, stressati e sommersi da turni e condizioni di lavoro estremi, ad affrontare l’emergenza e a metterci la faccia di fronte a pazienti e familiari indignati per la situazione di precarietà organizzative che sono costretti a subire in molti ospedali. Giorno 30 gennaio - conclude Coniglio - siamo stati convocati a Palermo dall’assessore regionale Razza, solleciteremo maggiore attenzione, un intervento urgente e una soluzione efficace”.

 
 

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