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Cronaca

“ASTeniamoci dal bullismo”: la campagna di prevenzione dell'azienda siciliana trasporti 

Ogni giorno tantissimi studenti pendolari utilizzano l’autobus per raggiungere la propria scuola. L'azienda posizionerà un adesivo, in una zona ben visibile di ogni mezzo, per sensibilizzare i giovani sul tema prendendone le distanze

“ASTeniamoci dal bullismo”. E' questo lo slogan della campagna di prevenzione contro il bullismo lanciata dall’Ast, l’Azienda siciliana trasporti. Già a partire da domani, l’azienda posizionerà l'adesivo che riporta la scritta, in una zona ben visibile di ogni autobus per prendere le distanze dal fenomeno e sensibilizzerà i passeggeri. L’iniziativa, realizzata con l’associazione made 3.0 e patrocinata dall’Assemblea regionale siciliana e dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale, si rivolge soprattutto agli studenti pendolari, che ogni giorno utilizzano l’autobus per raggiungere la propria scuola, e mira inoltre a coinvolgere gli utenti di ogni fascia d’età. 

“Il bullismo – afferma Eusebio Dalì, vicepresidente Ast - è un problema grave, il cui contrasto devecoinvolgere tutte le istituzioni, in primisquelle che, come l’Ast, forniscono quotidianamente un servizio agli studenti”. Il progetto è fortemente sostenutodall’azienda esarà l’inizio di una serie di eventi che coinvolgeranno tutti i passeggeri. 

“Si tratta di un fenomeno dilagante e purtroppo in crescita – spiega l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla – secondo un recente sondaggio Unicef un giovane su tre dichiara di essere stato vittima di bullismo online. È un dato che certamente fa riflettere e sottolinea quanto sia importante portare avanti simili iniziative di sensibilizzazione per prevenire ed informare i ragazzi su queste nuove forme di violenza”.

Secondo il sondaggio “Abitudini e stili di vita dei ragazzi e delle ragazze di Palermo”, a cura del garante infanzia e adolescenza del Comune di Pasquale D’Andrea, somministrato ad oltre 2000 studenti delle scuolesecondarie di primo grado della città: l’1% dichiara di non sapere cosa siano il bullismo e il cyberbullismo;l’1,6% sostiene che il bullismo sia una bravatae/o uno scherzo e solo il 2,9% condanna entrambi i fenomeni.  “E’ fondamentale- sostiene Cetty Mannino, esperta in bullismo e cyberbullismo e ideatrice della campagna di prevenzione-parlare di bullismo anche fuori dalle scuole. Il fenomeno, infatti, va contrastato a 360 gradi e la società tutta deve prendersi carico di prevenire qualsiasi gesto di prevaricazione che spesso sfocia nella violenza più atroce”. 
 

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