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Cronaca

"Ha calunniato l'ex pm del pool antimafia Giuseppe Ayala", condannato il pentito Mutolo

Il giudice del tribunale monocratico di Roma ha inflitto 2 anni al collaboratore di giustizia, che nel 2014 durante un'udienza di uno dei processi sulla strage di via D'Amelio aveva definito il magistrato come "una figura ambigua". Disposta anche una provvisionale di 20 mila euro a titolo di risarcimento del danno

Due anni e 20 mila euro di provvisionale. E’ questa la condanna inflitta al pentito Gaspare Mutolo perché, nel 2014, durante un processo, avrebbe calunniato l’ex magistrato Giuseppe Ayala, che fu membro dello storico pool antimafia e sostenne l’accusa al maxiprocesso.

Il collaboratore di giustizia, secondo l'accusa, aveva definito Ayala come “una figura ambigua” durante un’udienza del “Borsellino quater”, uno dei tronconi sulla strage di via D’Amelio, davanti alla Corte d’Assise di Caltanissetta. Mutolo aveva sostenuto, tra l’altro, che “prima del maxiprocesso mandai a dire a Riina che potevo intercedere per Signorino e per l’altro pm Ayala. Lui mi disse: ‘Fatti il carcerateddu e poi fuori ci pensiamo noi’. Al momento dell’imputazione – aveva detto il pentito – a me hanno chiesto 25 anni e al mio capomandamento, Giacomo Giuseppe Gambino, hanno chiesto solo 10 anni. Questo io lo vedo come un ‘favore’ che Ayala ha fatto a Gambino”.

L’ex magistrato, che lavorò anche con i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, denunciò Mutolo per calunnia. Nel 2016, però, il gup di Roma aveva dichiarato il non luogo a procedere contro il pentito “perché il fatto non costituisce reato”. Una decisione che era stata impugnata dalla difesa di Ayala in Cassazione: i giudici avevano dato ragione all’ex pm, annullando la sentenza e rinviando il fascicolo ad un altro giudice. Mutolo era stato poi rinviato a giudizio nel 2017 e ora è arrivata anche la condanna. 

Il giudice del tribunale monocratico di Roma, Adele Pompei, accogliendo le richieste del sostituto procuratore Maria Gabriella Fazi, ha inflitto due anni a Mutolo e disposto anche una provvisionale di 20 mila euro, a titolo di risarcimento del danno, per Ayala. “E’ stato restituito l’onore a Giuseppe Ayala – ha commentato l’avvocato Nicola Madia – che non aveva una serpe in seno. Nei giorni dell’anniversario della strage di Capaci è un importante tributo alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”.

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