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Cronaca

Operatori Almaviva in partenza per Rende, Cgil: "Intervenga il governo"

I trasferimenti in Calabria diverrano realtà l'8 novembre e il sindacato ha organizzato un'assemblea a Palazzo delle Aquile per coinvolgere la città

"Non c'è più tempo per le parole. I lavoratori di Almaviva sono ormai con la pistola puntata alla tempia, mancano pochissimi giorni e saranno trasferiti. Questi lavoratori a basso reddito saranno sradicati dalle loro famiglie e portati in Calabria, con un'azione unilaterale e insensata". E' quanto denuncia il segretario Slc Cgil Palermo, Maurizio Rosso.

I trasferimenti diverrano realtà l'8 novembre e il sindacato ha organizzato un'assemblea per venerdì prossimo, alle 11 a Palazzo delle Aquile, per coinvolgere la città. In agenda anche una fiaccolata di tutti gli operatori del call center per i prossimi giorni.

"Non ha senso continuare così - spiega Rosso -. Chiediamo una convocazione urgente al governo. E' ora di attuare gli impegni presi sia ai tavoli al Mise che nei tavoli comunali e regionali. I lavoratori Almaviva Palermo sono disperati perchè non sanno come affrontare questo trasferimento disastroso per le loro vite".  "Il governo si deve muovere - aggiunge il sindacalista - dobbiamo passare dalla discussioni ai fatti, troppi annunci sono stati fatti che non hanno prodotto nessun cambiamento: a pagare continuano a essere i lavoratori sempre. Ormai da anni questi lavoratori subiscono tagli al salario, ammortizzatori sociali, zero prospettive industriali per il loro futuro e adesso l'ultima beffa dei trasferimenti. L'Slc dice basta, basta, basta". "Il sindacato al governo chiede - prosegue Rosso -, come risposta immediata, le misure di cui si è discusso ai tavoli al Mise: le azioni contro i committenti multinazionali delle commesse al massimo ribasso, l'inasprimento delle sanzioni contro le delocalizzazione selvagge, i fondi strutturale per aiutare le aziende a essere competitive attraverso formazione, sviluppo, e ricerca. Al governo chiediamo di non perdere più un minuto di tempo e di darci le risposte che attendiamo da tempo per garantire il settore e all'azienda di stoppare i trasferimenti e le chiusure dei siti di Roma e Napoli. Basta con i call center visti come accozzaglia di commesse. Almaviva e' un'azienda unica in tutta italia, e non può da un giorno all'altro, venendo meno agli accordi ministeriali, dichiarare la chiusura di due siti e il trasferimento dei lavoratori". 

L'azienda in serata ha diffuso una nota in cui attacca: "Ancora una volta le organizzazioni sindacali deformano la verità accreditando oggi presunti impegni in relazione alla tempistica dei trasferimenti di personale dalla sede di Palermo. La realtà dei fatti, ampiamente nota, è un'altra. Almaviva Contact con i trasferimenti ha dovuto individuare la sola soluzione possibile a salvaguardia della continuità occupazionale. Su invito del Governo aveva sospeso la decisione in attesa della conclusione della trattativa tra sindacati e azienda subentrante che avrebbe dovuto consentire il riassorbimento del personale su Palermo. Trattativa che ha registrato un evidente fallimento".

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