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Cronaca Termini Imerese

Il caso Blutec torna al Mise, il sindaco di Termini: "Io non invitato per rancori personali"

Dopo giorni di proteste da parte delle tute blu, è arrivata la convocazione di un tavolo al ministero dello Sviluppo economico. M5S: "Segno di attenzione del governo". Il primo cittadino polemico per l'esclusione dal vertice

La vicenda della Blutec di Termini Imerese approda nuovamente a Roma. Dopo giorni di proteste da parte delle tute blu, che chiedono garanzie per il loro futuro, è arrivata la convocazione di un tavolo al ministero dello Sviluppo economico. Il 5 marzo azienda, ministero, sindacati e Invitalia torneranno a riunirsi. Una novità che però non piace al sindaco di Termini. "Per la prima volta dalla costituzione del tavolo - dice Francesco Giunta - non sono stato invitato. Spiace poi che la notizia della convocazione arrivi poche ore prima della manifestazione dei sindaci del comprensorio a Roma".

La nuova riunione al Mise divide quindi la politica. 

Per i portavoce del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri, Antonella Campagna e Loredana Russo e Maria Terranova "è l’ennesima dimostrazione della pronta risposta dell’attenzione che il governo Conte ha per i lavoratori di Termini Imerese. Il tavolo, servirà a verificare le tempistiche, concordate in sede di tavolo ministeriale del 19 dicembre 2018, l'avanzamento e la ripresa delle produzioni, nonché la sottoscrizione degli accordi e dei contratti menzionati in precedenza dall'azienda e la programmazione del progressivo riassorbimento delle unità lavorative”. 

“Il governo nazionale - spiegano - ha dato seguito a quanto effettivamente annunciato dal ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio davanti ai cancelli della Blutec le scorse settimane, avendo peraltro già dato l’avvio all'esame congiunto per la cassa integrazione e firmato il 7 gennaio scorso in sede di ministero del Lavoro l’accordo per il rinnovo della cassa integrazione, ora al vaglio degli ispettori e dei tecnici del ministero che, come da procedura e da tempistiche, in questi casi stanno procedendo con le relative verifiche, essendo risorse pubbliche che vengono erogate sotto vincoli ben determinati”.

"Ci sorprende - aggiungono - l’accanimento con il quale taluni rappresentanti sindacali, unitamente ad alcuni esponenti di partito, si siano scagliati contro l’unico governo che ha dato una risposta immediata alle macerie lasciate dalla politica e da un’azienda che di fatto non sta producendo nulla. La sponsorizzazione del Carnevale di Termini Imerese da parte di Blutec, dimostra in ogni caso il fatto che esistono rapporti tra l’amministrazione comunale termitana e l’azienda. Pertanto, sollecitiamo il Comune di Termini Imerese a voler rispondere in tempi celeri alla richiesta ufficiale di accesso agli atti per capire secondo quali dinamiche e criteri sia avvenuta tale sponsorizzazione. Il fatto che un’azienda non paghi i lavoratori e non corrisponda quanto pattuito con Invitalia per il prosieguo della cassa integrazione, ma sponsorizza un Carnevale, è ovviamente un aspetto che incuriosisce noi e probabilmente potrà interessare anche agli organi giudiziari. Stigmatizziamo assolutamente però il comportamento irresponsabile di chi fa leva sullo scoramento dei lavoratori che non ricevono le spettanze, per soffiare sospetto e rabbia contro l’unica parte politica che sta provando a risolvere una questione che va colpevolmente e innegabilmente avanti da troppi anni”.

giunta fb-2Critico invece il primo cittadino di Termini. "Finalmente - dice Giunta nel corso di una diretta Facebook - è arrivata la convocazione. Arriva però all'ultimo minuto. Domani con un gruppo di lavoratori, noi sindaci del comprensorio saremo a Roma per chiedere risposte concrete sulla vertenza. Non abbiamo fatto biglietto di ritorno, resteremo finchè non avremo risposte. Chiediamo anche che il tavolo sia anticipato. Per la prima volta poi il sindaco di Termini non è stato invitato al tavolo al Mise. Si ha l'impressione che sia un gioco bambinesco da parte del ministro Di Maio o chi lo sostituisce. Una decisione per compiacere una rappresentanza parlamentare della nostra cittadina che non vede di buon occhio questo sindaco per rancori di natura personale".

"Il Mise - interviene anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando - se la prende comoda. Di fronte alla crisi del territorio imerese e madonita, arriva la convocazione solo per il 5 marzo e per di più senza invitare il sindaco di Termini Imerese. Una vergogna".

"La convocazione di un tavolo addirittura tra un mese - tuona il deputato del Partito democratico Carmelo Miceli - è uno schiaffo ai lavoratori che sono stati lasciati senza ammortizzatori sociali e 
senza stipendio. È vergognoso che Di Maio dia ordine di non invitare il sindaco della città solo perché si è schierato con i lavoratori e ha aperto loro le porte del Comune di Termini Imerese. Di Maio in campagna elettorale - prosegue Miceli - aveva promesso di tutto, ma ora che è al ministero scappa alle sue responsabilità. Dovrebbe vergognarsi. Chi non ha stipendio non può aspettare i comodi del ministro, che al ministero non c'è mai e non risponde a nessuno. Per le pagliacciate con i gilet gialli a Parigi, Di Maio e Di Battista prendono un aereo in cinque minuti. Per rispondere ai lavoratori in difficoltà, invece, si rimanda al mese prossimo".

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