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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Travolti e uccisi dalla scorta davanti al Meli: "Giuditta e Biagio, una ferita eterna"

Trentatré anni fa esatti, il 25 novembre del 1985, i due liceali furono falciati dall'auto del giudice Borsellino. Erano giorni blindati. E i due ragazzi furono vittime di una Palermo blindata. Il ricordo di Orlando: "Vittime innocenti di un terribile clima di violenza"

Un giorno rimasto (tristemente) scolpito nella memoria dei palermitani. Era il 25 novembre 1985. Trentatré anni fa esatti oggi. Un tragico incidente, che coinvolse alcune auto di scorta dei magistrati del Pool Antimafia di fronte al liceo 'Meli' in via Libertà, stroncò le giovani vite di Biagio Siciliano (14 anni) e Giuditta Milella (17), falciati alla fermata del bus. 

Poteva essere una strage. Fu una tragedia. Un lutto terribile, una cicatrice eterna. Due ragazzi morti, venti studenti feriti. Erano le 13.40. Quel giorno, in via Libertà, un'auto della scorta del giudice Paolo Borsellino sbandò travolgendo un gruppo di giovani. Due ragazzi, Biagio Siciliano, di 14 anni, e Giuditta Milella, di 17, rimasero uccisi. Sul marciapiede, nei pressi di piazza Croci, c'erano una cinquantina di studenti. Erano tutti appena usciti da scuola. Sotto la pensilina dell'Amat piombò un'Alfetta dei carabinieri. Un'auto non si era fermata all'alt del vigile urbano, quella dei carabinieri l'aveva presa in pieno ed era volata sulla gente.

Biagio morì all'istante, Giuditta, figlia di un dirigente di polizia, si arrese dopo una settimana di agonia in ospedale. A Palermo scoppiarono le polemiche. I carabinieri stavano scortando i magistrati Paolo Borsellino e Leonardo Guarnotta. Erano giorni blindati. E i due ragazzi furono vittime di una Palermo blindata. Oggi Leoluca Orlando ha deposto dei fiori sul luogo dell’incidente, ricordando che “Giuditta e Biagio furono vittime innocenti di un terribile clima di violenza che, in quel periodo, vide numerosi uomini delle Istituzioni cadere per mano mafiosa. Ricorderò, sempre  - continua Orlando - le famiglie di Giuditta e Biagio, gli studenti ed i docenti del 'Meli' che riuscirono a dare uno splendido esempio di impegno civile alla nostra città ed all'Italia intera”.

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