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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Bertolaso in Sicilia in barca, Fava: "Per lui la quarantena non vale?"

Il presidente della commissione Antimafia dell'Ars ha presentato un'interrogazione sulla presenza nei giorni scorsi nell'Isola dell'ex capo della Protezione civile. Il botta e risposta con Razza

"L'ordinanza del presidente della Regione in merito all'ingresso nel territorio regionale è ancora valida o va interpretata in base ai rapporti di amicizia personali e politici?". A porre la domanda è il presidente della commissione Antimafia dell'Ars Claudio Fava che ha presentato un'interrogazione sulla presenza nei giorni scorsi, in Sicilia, di Guido Bertolaso.

"Dalla stampa - continua - apprendiamo che la visita in Sicilia di Bertolaso sarebbe riconducibile esclusivamente a questioni personali e, pertanto, come ogni cittadino che vuole entrare nel territorio regionale, avrebbe dovuto rispettare le stringenti disposizioni emanate dal presidente della Regione in merito alla quarantena obbligatoria. A rendere ancora più incomprensibile quanto avvenuto, c'è anche l'incontro informale a pranzo con lo stesso presidente della Regione. In una situazione che sta causando danni enormi e disagi a tutti e nelle stesse ore in cui Musumeci si mostra inflessibile sulle procedure di riapertura del territorio regionale, una simile disparità di trattamento appare come uno schiaffo alle migliaia di cittadini siciliani rientrati nell'isola e costretti, ancora oggi, a restare isolati in quarantena per due settimane".

Si è via via sgonfiata l'ipotesi dell'arrivo di Bertolaso in Sicilia per sostituire l'ex responsabile della struttura regionale anti-Covid, Antonino Candela, arrestato per tangenti nella sanità. L’ex capo della Protezione civile ha sì incontrato Musumeci, ma per altri motivi ("abbiamo mangiato insieme e affrontato altri temi", ha detto il governatore).

E Bertolaso ha commentato le polemiche relative alla sua presenza in Sicilia spiegando che era stato invitato dal presidente della Regione per dare una mano per l'emergenza Covid e "studiare il modo migliore per consentire ai turisti di venire qui tranquilli e sicuri e ai siciliani di evitare di essere contaminati". "Ho rifiutato vitto alloggio preferendo starmene sulla mia barchetta facendo anche risparmiare qualche euro al contribuente siciliano - ha detto Bertolaso ad Arcadia, evento organizzato dal Secolo d'Italia -. Coloro che hanno fatto polemica "hanno perso l'occasione per starsi zitti".

Sulla vicenda è quindi intervenuto l'assessore Razza. "Mi spiace - ha detto - che Claudio Fava abbia preso un abbaglio, perché un abbaglio prima di lui lo ha preso la stampa. L'ordinanza del presidente della Regione specifica con chiarezza quali categorie di soggetti non sono sottoposti alla quarantena. Tra questi rientrano coloro che si trovano in Sicilia per ragioni di lavoro. Per ora punto". L'assessore alla Salute poi prosegue: "Che poi Bertolaso abbia deciso di venire e soggiornare in Sicilia a proprie spese e non a carico dell'amministrazione che lo ha invitato non credo sia un demerito. In più, per ora posso solo dire che il presidente della Regione, come da suo metodo, prima lavora ad un obiettivo e poi ne da comunicazione. È la serietà dei comportamenti che, in tempo di coronavirus, vale doppio".

Il duello a colpi di dichiarazione, però, prosegue, con Fava che controreplica: "Per gli amici le leggi si interpretano, diceva Giolitti. Oggi lo dicono anche Musumeci e il suo assessore Razza, costretto, per salvare la faccia, a smentire il suo stesso presidente". In serata una nuova risposta di Razza a Fava: "Mi spiace per Fava. E' caduto in una trappola. E non vuole capire che il presidente Musumeci ha risposto solo con discrezione ad una domanda mentre si lavorava da giorni, come sempre, nel dovere del silenzio. Quindi la smetta con le polemiche inutili e pretestuose".

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