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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Neonata morì tre giorni dopo il parto, assolti quattro medici del Cervello

Così ha deciso il giudice della quarta sezione penale secondo cui non c'è stata alcuna imperizia da parte dei sanitari coinvolti. Quando venne dimessa, nel 2011, i parametri vitali della piccola Emma erano nella norma

La neonata morì tre giorni dopo il parto, ma non ci sarebbe stata alcuna imperizia da parte dei medici del Cervello. Il giudice monocratico della quarta sezione penale del tribunale di Palermo ha assolto dall’accusa di omicidio colposo il ginecologo Eugenio Catinella e i neonatologi Giuseppe Giordano, Daniela Palazzo ed Eugenio Faranda perché il fatto non sussiste.

Dopo cinque anni di indagini e due di processo non è stata ancora individuata con certezza la causa della morte della piccola Emma. Il parto, che risale ai primi giorni di gennaio 2011, è risultato molto travagliato. La piccola è stata tirata fuori con l’utilizzo di un forcipe e dopo il parto i sanitari hanno accertato che proprio l’utilizzo dell’attrezzo gli avesse causato due ematomi alla testa.

Le sue condizioni - ha sostenuto la difesa - sono risultate buone dopo gli esami effettuati come previsto da protocollo e la piccola è tornata a casa con i genitori. Quei due lividi si sarebbero dovuti riassorbire in poco tempo. E invece Emma, appena tre giorni dopo, è stata nuovamente portata d’urgenza in ospedale ed è entrata in coma.

Mentre gli avvocati della difesa hanno sempre sostenuto che i medici non avessero sbagliato nulla, neanche le diagnosi post parto, per l’accusa l’utilizzo del forcipe e la mancata diagnosi dell’emorragia in testa (invece che dei lividi) sarebbero stato fatali. Non è stato possibile accertare, ed è la terza ipotesi, se il decesso sia stato causato da un’infezione che non è stata accertata in fase di autopsia perché non sono stati disposti gli adeguati esami.

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