E' morto questa mattina l'avvocato Salvatore Gallina Montana. Decano dell'avvocatura siciliana, aveva 92 anni. Iniziò la carriera nella sua Caltanissetta, nello studio di quello che poi diventò il primo presidente della Regione, Giuseppe Alessi. Poi il trasferimento a Palermo, dove è stato protagonista di tutti i più importanti processi che si sono tenuti in Sicilia. Ha difeso capimafia del rango di Michele Greco al maxiprocesso, importanti burocrati della Regione e imprenditori in processi per reati contro la pubblica amministrazione. E' stato fra i fondatori della Camera penale di Palermo e gli era stato assegnato l'incarico di presidente onorario. Fino a cinque anni fa, indossava ancora la toga. Oggi, lo studio da lui fondato, è retto dal figlio Claudio.

Proprio i colleghi della Camera penale lo definiscono "indiscusso protagonista del Foro palermitano, che ha dato lustro all'avvocatura per la sapienza giuridica, la grande cultura umanistica, la raffinata eloquenza, l'eleganza dei modi, il rigore e l'impegno trafusi nella professioe forense. Rimarrà sempre uno dei più grandi maestri di tutti i penalisti".

"Esprimiamo il nostro profondo cordoglio -  si legge in una nota dell'Agius (Associazione giuristi sicilian) - per la scomparsa dell'avvocato Salvatore Gallina Montana, illustre penalista del foro di Palermo e uomo di altissima levatura, che ha per decenni rappresentato al meglio i valori dell'avvocatura". Il direttivo dell'Associazione italiana giovani avvocati lo ricorda come "uomo e avvocato di rara caratura morale e professionale. Il Foro palermitano perde un pilastro fondamentale della propria comunità giuridica".

I funerali si svolgeranno domani alle 11, nella chiesa di Valdesi.

Articolo aggiornato il 30 ottobre 2019 alle ore 12.50