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Cronaca

Innamorarsi dell'autunno a Palermo: ecco la magia del "foliage"

I boschi del Palermitano si colorano di incredibili sfumature, regalando panorami e visioni mozzafiato. I consigli per le migliori passeggiate, là dove la natura si "diverte" con le tonalità autunnali

Per gli esperti si tratta di uno degli appuntamenti naturali più spettacolari dell’anno: il foliage, quel fenomeno legato al riposo vegetativo invernale delle piante che produce la caduta delle foglie di alcune specie arboree dette appunto "caducifoglie" o "decidue". Ormai ci siamo: mancano poche settimane. Un fenomeno che vivrà anche nel Palermitano: faggi, frassini, castagne, querce, roverelle dei nostri boschi ridurranno al minimo l’attività vegetativa, regalando uno spettacolare caleidoscopio di colori che andranno dal giallo, all’arancio, dal rosso cupo al marrone.

"Il fenomeno - dice Andrea Di Piazza, geologo e ricercatore - è legato alla progressiva riduzione delle ore di luce dovuta all’approssimarsi della stagione invernale, condizione che comporta una significativa riduzione della produzione di clorofilla: la pianta in sostanza tende a conservare l’energia e dunque a limitare le proprie attività nei mesi più bui o nei periodi più siccitosi. L’effetto si traduce in una progressiva diminuzione di auxina, un ormone vegetale: quando la produzione di auxina è ‘normale’, la foglia resta connessa al ramo della pianta. Con l’arrivo dell’autunno il flusso di auxina si riduce provocando la chiusura dei vasi di trasporto della linfa tra foglia e ramo e la conseguente abscissione fogliare (la caduta della foglia)".

In questo processo, l’effetto più spettacolare è certamente quello legato alla degradazione della clorofilla delle foglie, fenomeno che induce l’apparizione sulla superficie fogliare di pigmenti dai colori eccezionali. Mentre le varie gradazioni di giallo sono date dai carotenoidi, pigmenti organici il cui colore è per gran parte dell’anno mascherato dalla clorofilla, i toni del rosso sono legati alla famiglia degli antociani o antocianine, pigmenti appartenenti alla famiglia dei flavonoidi che proteggono le foglie dai raggi ultravioletti del sole. I boschi così si colorano di incredibili sfumature, regalando panorami e visioni mozzafiato.

Ma quali sono i luoghi migliori per ammirare il foliage a breve distanza da Palermo e soprattutto qual è il periodo migliore? "Il bosco della Ficuzza, ai piedi della maestosa Rocca Busambra - spiega Di Piazza - è certamente una delle mete più interessanti per ammirare il foliage autunnale di querce decidue e del castagno. Il primo percorso suggerito parte dall’antica stazione ferroviaria di Ficuzza e si sviluppa ad anello per una decina di chilometri. Il sentiero attraversa alcuni tra gli ambienti più belli del bosco, permettendo l’osservazione del Cerro di Gussone (Quercus gussonei), quercia endemica della Sicilia, e, con una piccola deviazione, del ‘Pulpito del re’, il sedile scolpito nella roccia da cui Re Ferdinando IV di Borbone cacciava comodamente la selvaggina. Ai margini orientali del bosco di Ficuzza, a dare spettacolo sono le formazioni di castagno alle spalle di Mezzojuso. Il castagneto della Valle Cerasa, un tempo molto più esteso ed oggi purtroppo vittima del cosiddetto “cancro corticale” generato da un fungo, raggiunge l’apice della bellezza puntellando la valle di meravigliose sfumature giallastre. Diversi sentieri attraversano questa zona ricca inoltre di spettacolari formazioni rocciose che hanno alimentato leggende e credenze legate a tesori nascosti ed ai demoni che li custodivano".

Spostandoci verso il limite orientale del palermitano sono le zone sommitali delle Madonie a dare spettacolo. Oltre i 1400 metri di quota la specie arborea dominante è il faggio, che proprio in Sicilia raggiunge il limite meridionale del suo areale di distribuzione in Europa. "Piano Battaglia e il Monte Mufara sono certamente il palcoscenico naturale più facilmente accessibile per chi vuole ammirare il foliage autunnale di queste straordinarie piante - aggiunge Di Piazza -. Dal giallo al rosso fuoco, dall’arancio al marrone, passeggiare nel silenzio di questi boschi immersi da colori straordinari è un’esperienza incredibile".

A breve distanza da Piano Battaglia, si raggiunge Portella Colla, punto di partenza per una breve escursione che conduce a Piano Cervi ed alla faggeta dell’omonimo Monte. "Qui, lontani dai rumori delle strade e dei paesi, si cammina immersi nella faggeta ad alto fusto, una delle più belle di tutte le Madonie - chiude il geologo -. I più allenati potranno poi raggiungere la zona di Pizzo Carbonara, il tetto delle Madonie. L’escursione parte dal pianoro della Battaglietta e, attraversando lo straordinario paesaggio carsico di questo massiccio, raggiunge la seconda cima più alta della Sicilia dopo l’Etna. Il periodo migliore per ammirare il foliage autunnale inizia generalmente dall’ultima settimana di ottobre a quote maggiori di 1400-1500 metri; i boschi decidui posti a quote inferiori dovranno aspettare invece le prime settimane di novembre. Preparate le macchine fotografiche dunque, manca poco allo spettacolo".


 

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