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Cronaca

I soldi dopo il pestaggio: l'autista Amat picchiato dal branco sarà risarcito

L'uomo - aggredito alla fermata di Villa Adriana della linea 628 - sta meglio e ha lasciato l'ospedale Villa Sofia. Orlando: "Il Comune si costituirà parte civile contro gli aggressori"

E' stato dimesso dall’ospedale Villa Sofia l’autista del bus Amat, aggredito domenica sera da alcuni ragazzi alla fermata di Villa Adriana della linea 628. I sanitari dell’ospedale hanno infatti ritenuto, dopo aver eseguito tutti gli accertamenti necessari ed un periodo di osservazione, di poter accogliere la richiesta del paziente, che aveva espresso il desiderio di poter riabbracciare la famiglia.

Follia sul bus, autista picchiato dal branco

L’uomo è stato colpito al volto, al cranio, al torace e all’addome da un gruppo di ragazzi con i quali aveva avuto un alterco dopo che questi avevano tentato di aprire il vano motore del mezzo in sosta. Ad entrare in azione sarebbero stati otto ragazzi. L'autista sarebbe sceso dal mezzo per  rimproverarli e intimare loro di andare via. E' stato a quel punto che la furia del branco si è scatenata: l'autista è stato colpito con calci e pugni. "Massacrato di botte", hanno raccontato i testimoni ai  carabinieri subito intervenuti sul posto.  

L’amministratore unico dell’Amat, che aveva fatto visita al dipendente in ospedale, si è detto “grato per l’attenzione e la professionalità del personale di Villa Sofia e contento per la forte solidarietà dimostrata da tutta l’azienda e dalla città” ed ha confermato che oltre alla presentazione di una denuncia è stato avviato l’iter per un risarcimento al lavoratore".

Leoluca Orlando – che lunedì aveva avuto un colloquio telefonico con i familiari dell’autista, tornando a condannare la “barbara violenza” dell’aggressione - ha affermato che il Comune “si costituirà Parte Civile contro gli aggressori se ciò sarà possibile proceduralmente”.

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