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Cronaca

"Ci disse: 'Se decidete di andarvene io vi capisco'", parla l'unico sopravvissuto dell'attentato a Chinnici

A Che tempo che fa le parole di Giovanni Paparcuri, scampato alla strage di via Pipitone Federico: "Sapeva di essere nel mirino della mafia, la sua unica preoccupazione era che non succedesse nulla a noi della scorta"

Venerdì scorso avrebbe compiuto 93 anni. La storia di Rocco Chinnici - il magistrato ucciso dalla mafia nel 1983 - è stata protagonista ieri sera a Che Tempo che Fa. A ricordarlo la figlia Caterina Chinnici dal cui libro “E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte” è stato tratto l’omonimo film tv in onda martedì 23 gennaio in prima serata su Rai1. Accanto a lei Sergio Castellitto - che del magistrato veste i panni nella fiction - e anche Giovanni Paparcuri, l’unico superstite dell’attentato: riuscì infatti a resistere al tritolo di Cosa nostra, quando il 29 luglio del 1983 in via Pipitone Federico una Fiat 126 saltò in aria.

“Il consigliere Chinnici sapeva di essere nel mirino – ha raccontato Paparcuri - la sua unica preoccupazione era che non succedesse nulla a noi della scorta. Due giorni prima della strage sapeva che la mafia si stava preparando, convocò noi della scorta e ci disse ‘Se decidete di andarvene io vi capisco’, ma noi tutti abbiamo risposto ‘Noi stiamo con lei’. Non siamo stati dei vigliacchi”.

PAPARCURI-2Commovente il ricordo di Caterina Chinnici, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che Fa, per presentare “E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte” il film tv che sarà in onda su Rai1 in prima serata martedì 23 gennaio ispirato al libro con il quale a 30 anni dall’attentato che uccise il padre Rocco, ha raccontato la vita del magistrato simbolo della lotta alla mafia. Al termine del suo intervento, dopo un commosso commento dello stesso Fabio Fazio alle quasi mille vittime italiane della mafia, Caterina Chinnici ha rivendicato con orgoglio “Non ci hanno piegato”. Accanto a Caterina Chinnici Sergio Castellitto che ha vestito nella fiction i panni del magistrato. Alla fine della lunga intervista Fazio ha congedato i suoi ospiti con un ricordo commosso delle quasi mille vittime italiane della mafia i cui nomi sono stati trascritti sugli schermi dello studio. Per non dimenticare mai.

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