Mancata cattura di Provenzano, assolti Mori e Obinu
Erano imputati per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra. L'accusa, retta dai pm Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia, aveva chiesto alla Corte una condanna a 9 anni di carcere per Mori, e a 6 anni e mezzo per Obinu
I giudici del tribunale di Palermo hanno assolto il generale del Ros Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu, dall'accusa di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra per la mancata cattura del boss Bernardo Provenzano nel 1995, permettendogli così di restare latitante. L'accusa, retta dai pm Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia, aveva chiesto alla Corte, presieduta dal giudice Mario Fontana, una condanna a 9 anni di carcere per Mori, e a 6 anni e mezzo e Obinu. I legali dei due imputati avevano chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste.
PROTESTANO LE AGENDE ROSSE - Alcuni militanti del movimento delle Agende rosse, vicino a Salvatore Borsellino, alla lettura della sentenza di assoluzione hanno gridato "vergogna, vergogna".
L'ACCUSA - "Non condividiamo questa sentenza di assoluzione - ha detto il pm Antonino Di Matteo - e la impugneremo, ma la rispettano. Le sentenze si rispettano, non le condividiamo e le impugneremo". Il presidente del tribunale, Mario Fontana, ha contestualmente ordinato la trasmissione degli atti in procura relativamente alle testimonianze di Massimo Ciancimino e Michele Riccio per valutare le loro dichiarazioni. "La trasmissione degli atti alla Procura perchè valuti le dichiarazioni dei testimoni Massimo Ciancimino e Michele Riccio - ha detto invece il procuratore aggiunto Vittorio Teresi - è coerente con la decisione presa. E' un punto di vista che va accettato ma anche impugnato".
LA DIFESA - "Una sentenza che mette fine a cinque anni di linciaggio mediatico, di teoremi, di falsità e di calunnie. Siamo contenti perché i condizionamenti e le pressioni sono stati costanti e lo sono stati fino ad oggi. I giudici hanno dimostrato di procedere per la loro strada e di guardare le carte che davano la prova della loro innocenza". Così l'avvocato Basilio Milio, legale del generale Mario Mori, ha commentato l'assoluzione.