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Cronaca Bagheria

Aspra, il caso dell'ecomostro arriva in Procura: Legambiente presenta esposto

Gli ambientalisti si sono rivolti alla magistratura dopo la diffida inviata al Comune di Bagheria dalla società Nuova Poseidonia srl, che subordina l'accesso agli atti al consenso della società

Approda alla procura di Termini Imerese il caso dell'ecomostro di Aspra. Legambiente Sicilia ha infatti presentato un esposto dopo la diffida inviata al Comune di Bagheria dalla società Nuova Poseidonia srl, che subordina l'accesso agli atti, già richiesto dall'associazione ambientalista, al consenso della società. 

"Il sindaco di Bagheria è ormai senza freni inibitori e sta facendo di tutto per nascondere le sue magagne, ma ormai dentro la marmellata c'è dentro fino al collo - afferma Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia - Ha pure la faccia tosta di annunciare che non ci sono impedimenti per l'accesso agli atti, ma poi fa diffidare dai suoi avvocati gli uffici comunali per impedire la regolare consegna delle  carte che abbiamo chiesto e che dimostrano che l'ecomostro di Aspra è abusivo. La struttura è talmente in pessime condizioni che sta implodendo e, quindi, va urgentemente abbattuta. Ci siamo, adesso, rivolti alla Procura della Repubblica per individuare e punire gli  autori dei reati consumati e, dichiariamo sin d'ora, che ci costituiremo parte civile nell'istaurando processo".

Il 6 dicembre il circolo di Legambiente Bagheria aveva  chiesto l'accesso agli atti relativi all'ecomostro sulla spiaggia di Aspra, acquistato dalla società Nuova Poseidonia srl di cui è socio, fra gli altri, il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque. Trascorsi i trenta giorni dalla richiesta di accesso agli atti, "senza alcun esito", l'associazione ha fatto ricorso al Tar. Il 7 gennaio il  presidente del circolo di Bagheria Luigi Tanghetti sarebbe stato invitato a recarsi presso gli uffici comunali l'11 gennaio per visionare ed estrarre copia dei documenti richiesti "peccato però -  sottolineano da Legambiente - che quando il presidente ed altri soci del circolo si sono recati al Comune l'accesso è loro stato negato per una diffida, pervenuta nel frattempo al Comune, dei legali della società Nuova Poseidonia. In sostanza gli avvocati hanno fatto presente che qualsiasi richiesta di accesso agli atti deve essere sottoposta al consenso della società".

Evidente, secondo Zanna, "la violazione della legge che disciplina il  diritto di accesso agli atti in materia ambientale, le cui norme non subordinano affatto l'esercizio del diritto al consenso di eventuali controinteressati, né prevedono particolari formalità per l'esercizio del diritto. Per questi fatti - conclude - Legambiente ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Termini Imerese".

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