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Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Viale Strasburgo, 191

La parabola dell'Ask 191: "Ex centro sociale di viale Strasburgo usato come posteggio dalla Reset"

La rabbia del consigliere comunale Marcello Susinno: "Struttura utilizzata per il nulla, eppure poteva diventare una ludoteca per bambini o uno straordinario centro per anziani". Cardinale (Usb): "Polemica sterile, non si tratta di un regalo"

Che fine ha fatto il bene confiscato, chiamato storicamente “Ask 191” proprio perché si trova al civico 191 del viale Strasburgo? Per anni è stato utilizzato da giovani attivisti come centro sociale. Da poco la struttura è passata alla Reset. "E viene utilizzata sostanzialmente come parcheggio della partecipata" - denuncia Marcello Susinno, consigliere comunale di Sinistra Comune.

"Una destinazione che lascia non poco perplessi ed ecco perché ho deciso di inviare una missiva - dice Susinno - indirizzata al settore Valorizzazione risorse patrimoniali con cui si chiedono non solo dei chiarimenti in ordine all’assegnazione del bene ma anche l'immediata revoca di un incomprensibile provvedimento che di fatto ha regalato alla Reset un importante immobile senza comprendere quale possa essere il suo giovamento o la sua valorizzazione".

"C'erano importanti aspettative su tale struttura - continua Susinno - che di fatto è stata sottratta al territorio. Poteva diventare un fiore all'occhiello come ludoteca per bambini o uno straordinario centro per anziani, trovandosi in una zona residenziale per lo più demograficamente abitata da soggetti della terza età. Adesso è utile che l’amministrazione riveda tale provvedimento per ridarlo al più presto al quartiere".

A Susinno replica Sandro Cardinale, sindacalista Usb Palermo: "I locali di viale Strasburgo sono stati adibiti a parcheggio dei mezzi aziendali di una partecipata del Comune e non come dice il consigliere Susinno un regalo fatto alla Reset. Si tratta di una polemica sterile, che non trova fondamento alcuno, atta solo ad additare sempre e comunque una azienda pesantemente colpita in passato, pagando le consequenze dell'opinione pubblica. Il consigliere Susinno dovrebbe sapere che per il recupero di quel bene confiscato alla mafia occorrono milioni di euro per una destinazione d'uso per il sociale, soldi che il Comune non ha. Peraltro oggi i locali sono stati chiusi per inagibilità. La Usb rispedisce al mittente il messaggio, auspicando che venga esaltato il grande lavoro che svolgono gli operatori Reset e non farli apparire come i soliti 'privilegiati'".

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