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Cronaca Tribunali-Castellammare

Ossessionata dal suo ex, neanche i divieti la fermano: donna arrestata alla Kalsa

Non si sarebbe arresa alla fine della loro storia, iniziata 4 anni fa ma finita dopo appena 3 mesi. Oltre alla sanzione per l'inosservanza del decreto anti contagio, lei dovrà anche rispondere anche dei reati di atti persecutori e resistenza a pubblico ufficiale

Nonostante il suo ex avesse cambiato i posti da frequentare e le sue amicizie, lei non si era arresa alla fine della loro storia d’amore iniziata quasi 4 anni fa ma terminata dopo appena 3 mesi. Da allora l’uomo era stato costretto a rivedere le proprie abitudini ma lei, ricostruiscono gli investigatori, è sempre riuscita a rintracciarlo e a incontrarlo facendogli credere che fosse sempre e soltanto una coincidenza. Fino all’ultimo episodio, ieri sera, dopo il quale la donna - un 44enne della Kalsa - è stata arrestata dalla polizia per i reati di atti persecutori e resistenza a pubblico ufficiale. Per lei anche una sanzione per aver violato le misure per il contenimento del contagio da Coronavirus.

Gli agenti di polizia del commissariato Oreto stazione e i colleghi dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico sono intervenuti nel quartiere storico palermitano dopo l’ultima richiesta d'aiuto lanciata dall’uomo, anche lui un 44enne residente alla Kalsa. La ex si era presentata "di nuovo dietro la porta d’ingresso dell’abitazione dell’ex fidanzato, pretendendo con fare minaccioso e aggressivo - spiegano dalla Questura - di vederlo. Di fronte al suo rifiuto si è seduta sui gradini del corpo scala dell’edificio, decisa a non andar via". Altrettanto ostile sarebbe stato il suo atteggiamento nei confronti dei poliziotti intervenuti, riferendo loro che avesse urgenza di parlargli e “reputandola - aggiungono dalla polizia - un’esigenza più grave dell’emergenza sanitaria”.

Con non poca difficoltà gli agenti sono riusciti a portarla fuori dal palazzo in cui abita l’ex ma la donna, alla prima occasione, avrebbe provato con uno scatto a raggiungere l’appartamento. "Successivamente gli agenti - spiegano ancora dalla Questura - hanno appreso dalla vittima le circostanze che lo avevano indotto a rivolgersi alla polizia. La sua ex si era recata a casa sua citofonando insistentemente e cercando contemporaneamente di contattarlo tramite telefono, come era già avvenuto svariate volte in passato". A quel punto l’uomo, non sapendo più cosa fare, ha deciso di affidarsi alle forze dell’ordine.

Secondo quanto ricostruito il comportamento della donna era dovuto al fatto che lei non avrebbe mai accettato la fine della loro storia d’amore. "Da allora - concludono dalla polizia - le loro occasioni di incontro erano state sporadiche per poi diventare sempre più frequenti nei luoghi frequentati dalla vittima, dove la donna spesso si trovava in circostanze apparentemente casuali e lasciando intendere che si trattava di mere coincidenze". E durante alcune di queste circostanze la donna avrebbe continuato a molestarlo e a dargli il tormento, arrivando in alcuni casi anche ad aggredirlo fisicamente.

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