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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Bagheria

Seguivano le anziane all'uscita dalla chiesa e le rapinavano: due arresti

Dopo una lunga attività investigativa i carabinieri di Bagheria hanno ammanettato all'alba Pietro Giuseppe Cianciolo (21 anni) e Damiano Ron Roberto Liga (19 anni). Prendevano di mira le ultrasettantenni arrivando anche a strappare loro gli orecchini dai lobi e ferendole

Prendevano di mira gli anziani all’uscita dalla chiesa, per scippargli i gioielli e rivenderli in un “compro oro”. Dopo una lunga attività investigativa i carabinieri hanno tratto in arresto a Bagheria il 21enne Pietro Giuseppe Cianciolo e il 19enne di Casteldaccia Damiano Ron Roberto Liga (nelle foto in basso). I militari hanno accertato nove episodi ai danni di altrettante vittime, registrati tra ottobre 2014 e febbraio 2015. Questa mattina è stata eseguita l’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Termini Imerese per i reati di rapina aggravata e continuata, furto con strappo e lesioni in concorso.

Il primo è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre il secondo all’obbligo di dimora e a quello di presentazione alla polizia giudiziaria. Avevano creato una vera e propria banda, con la complicità di altri tre ragazzi di 25, 18 e 15 anni poi denunciati per aver preso parte a sei "colpi". Per chiudere il cerchio si affidavano a un 24enne di Bagheria, D.M., titolare di un’attività commerciale di acquisto preziosi e oro di Santa Flavia, poi segnalato all’autorità giudiziaria. A seguito delle indagini i carabinieri hanno ricostruito la ricettazione di due paia di orecchini d’oro.

"Erano diventati - spiegano dal Comando - il terrore di anziani indifesi, in particolare donne ultrasettantenni, rapinate di borse, orecchini e collane all’uscita dalla Chiesa Anime Sante di Bagheria, che avevano denunciato i fatti ai carabinieri - concludono - chiedendo addirittura aiuto per potere andare alla funzione religiosa". L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Termini Annadomenica Gallucci e corredata da intercettazioni telefoniche e ambientali, analisi dei traffici telefonici, perquisizioni, sequestri ed estrapolazione delle immagini da telecamere di videosorveglianza, ha messo in luce "un modus operandi particolarmente organizzato e cruento".

"I malviventi individuavano le vittime già all’uscita dal luogo di culto - aggiungono gli investigatori - seguendole nelle stradine vicine e meno trafficate per poi aggredirle alle spalle al momento più opportuno, lontano da occhi indiscreti ma ignari della presenza delle telecamere. In tre episodi hanno strappato gli orecchini dai lobi delle vittime, provocando loro delle gravi lesioni".

La refurtiva veniva smerciata, stando alla ricostruzione degli inquirenti, presso un negozio di “Compro oro” di Santa Flavia, il cui titolare è stato deferito per ricettazione. Ulteriori indagini sono tuttora in corso per verificare la responsabilità dei vari componenti della banda in altri reati analoghi, nonché per ricercare eventuali altri complici e la refurtiva dei colpi, che secondo i militari ammonterebbe complessivamente a varie migliaia di euro.

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