Piantagioni di marijuana sui tetti e furti d'energia, tre arresti

Coltivavano sui tetti e nelle mansarde. I carabinieri hanno arrestato tre uomini, in tre distinte operazioni, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato di energia. Il primo “colpo” è stato messo a segno dai militari di Villagrazia di Carini che nel corso dei controlli hanno trovato una piantagione allestita su un capannone industriale dismesso. Non è stato possibile, per il momento, rintracciare il responsabile dal “pollice verde” che aveva sfruttato ogni metro quadrato del tetto dello stabilimento per fare crescere le sue 80 piante.

Continuando il servizio i militari di Carini hanno arrestato V.C. (37 anni) poiché, in seguito alla perquisizione nella sua abitazione, sono state trovate 23 piante di canapa indiana, “coltivate di nascosto in una mansarda - spiegano i militari - e alimentate attraverso un sistema di illuminazione alogena". Un altro arresto è stato eseguito dai carabinieri di Cinisi, che hanno “pizzicato” il 20enne F.C., originario di Palermo, perché trovato in possesso di un panetto di hashish e di altre 19 dosi della stessa sostanza, per un ammontare complessivo di 28 grammi.

Un ventiquattrenne, volto noto alle forze dell’ordine e sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali per aver violato le prescrizioni imposte, è stato invece denunciato a piede libero per detenzione di stupefacente. A casa, spiegano dal Comando, aveva una dose di hashish da un grammo. Il terzo arresto è stato eseguito dai militari di Terrasini, che durante i controlli in un’attività commerciale hanno scoperto che il titolare, A.B. (50 anni), aveva “sottratto energia elettrica all’Enel tramite un allacciato diretto alla rete e ne alterava i consumi tramite l’utilizzo di un magnete sul contatore”.