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Cronaca

Debiti mai pagati per 56 milioni, arrestato l'ex marito di Valeria Marini

Auto, abiti di lusso, gioielli: l'imprenditore palermitano - salito agli onori delle cronache per aver sposato la showgirl - avrebbe svuotato sistematicamente le casse aziendali per sfuggire al Fisco

Lo scopo - secondo l'accusa - era il lusso, lo sfarzo, o il lancio di altre imprese, come la costruzione di villaggi turistici in Sardegna. L'imprenditore palermitano Giovanni Cottone, ex marito di Valeria Marini, e il suo socio in affari avrebbero svuotato sistematicamente le casse aziendali per sfuggire al Fisco italiano. Quindi, per aumentare il guadagno, avrebbero truffato l’Inps per oltre tre milioni e mezzo di euro. Cottone e il suo socio Massimiliano Cavaliere, ex amministratore dell’azienda, sono finiti agli arresti domiciliari per il crac della Maxwork spa, un’agenzia per il lavoro fallita nei mesi scorsi. 

Una società spolpata fino all'osso. La Maxwork spa fu depredata dal suo fondatore e da altri dirigenti che, con i soldi della società, volevano garantirsi un alto tenore di vita. Arredi, gioielli e vestiti firmati, ma anche auto di lusso, sempre a carico della società che dava da mangiare a oltre tremila persone. Una ruberia continua e voluta, sostiene la procura, dalle casse di un’azienda che aveva i numeri per restare sana, almeno fino a un certo punto.

Le indagini, condotte dalla guardia di finanza, hanno accertato che i due, insieme ad altri sei indagati - tra cui l’ex questore di Bergamo, Fortunato Finolli - avrebbero accumulato debiti mai pagati con l’Erario per oltre cinquantasei milioni di euro tra imposte e contributi non versati. Una cifra, già di per sé spaventosa, alla quale vanno aggiunti i tre milioni e mezzo di euro - scrive la Gdf - “truffati all’Inps". Per tutti i coinvolti le accuse sono di bancarotta, truffa aggravata, peculato e reati tributari e bancari. 

Cottone, nato a Palermo, era già salito agli onori della cronaca nel 2013 per aver sposato Valeria Marini (in queste ore impegnata nella sua nuova avventura televisiva del Grande Fratello Vip). Il matrimonio fu poi annullato nel giro di pochi mesi perché la Marini scoprì che l’imprenditore era già sposato in chiesa. L'imprenditore palermitano, uno dei primi italiani a scommettere sul commercio di elettrodomestrici, era stato anche socio di Paolo Berlusconi nella società “Solari”, che si occupava di vendita di decoder. 

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