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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Bagheria

Per le rapine usavano pure un bimbo Sgominata banda a Bagheria

Un blitz dei carabinieri ha portato a dieci arresti. Circa centomila euro il bottino nei nove colpi messi a segno. Nei sopralluoghi una donna, che faceva parte della gang, portava il figlio di 10 anni

Erano specializzati in banche, tabaccherie e distributori di benzina. E non avevano scrupoli a utilizzare come “diversivo” una donna e il suo bambino. Per i loro colpi preferivano il week-end, quando le casse di negozi e distributori erano pieni e il bottino poteva essere maggiore. Non lasciavano nulla al caso ed erano molto organizzati: le rapine erano studiate nei minimi particolari. Nove i colpi messi a segno ad esercizi commerciali (guarda il video), pompe di benzina e banche scoperti dai carabinieri del comando provinciale che hanno arrestato 10 persone.

Banda di rapinatori a Bagheria: gli arrestati

Una banda a conduzione familiare in cui ciascuno aveva un ruolo preciso e che aveva al vertice un uomo di 40 anni di Bagheria, la convivente di 32 anni, il nipote di 23 e persino, usato come diversivo, il figlio piccolo della donna. Le misure cautelati sono state disposte dal gip Piergiorgio Morosini che ha accolto la richiesta del procuratore aggiunto di Palermo Maurizio Scalia e dei pm Ennio Petrigni e Ilaria Auricchio. Fondamentali per l'inchiesta le immagini girate dai sistemi di videosorveglianza installati dagli istituti di credito e dai negozi presi d'assalto.

Le immagini delle rapine

Ricostruita la cerchia dei sospettati, i magistrati hanno disposto una serie di intercettazioni che hanno consentito di scoprire il “modus operandi” della banda che preparava accuratamente i colpi e agiva con grande rapidità usando coltelli e pistole giocattolo. Il capo dell'organizzazione, che ha una serie di precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, pianificava volta per volta la rapina, studiando le vittime e dando ai complici ruoli precisi: c'era chi faceva i sopralluoghi, chi faceva il palo segnalando la presenza di eventuali testimoni o l'arrivo delle forze dell'ordine. Gli esecutori materiali venivano scelti per giovane età e prestanza, in modo da assicurare azioni decise e rapide. La donna, coinvolta nelle rapine, portava con sè il figlio di 10 anni durante i sopralluoghi per non destare sospetti, poi usciva e dava il via libera ai complici.
 

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