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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Piazza Verdi

Massimo, accordo integrativo ok Orlando: "E' il rilancio della Fondazione"

Il contratto introduce "elementi di assoluta novità", tra cui flessibilità, permessi e riduzione di alcune indennità. Un lungo braccio di ferro coi sindacati che, però, hanno dovuto rinunciare alla possibilità di scioperare in caso di trasferte

Hanno ottenuto flessibilità, indenità, permessi per nozze e unioni civili ed anche una "banca di solidarietà", ma hanno dovuto "rinunciare" alla possibilità di scioperare in caso di trasferte e tournée all’estero. E’ stato approvato l’accordo integrativo della Fondazione Teatro Massimo, già validato dalla Corte dei conti, che adesso potrà diventare operativo. Un contratto che prevede elementi "di assoluta novità nel panorama nazionale".

"Il Consiglio di indirizzo – dice il presidente Leoluca Orlando - ha espresso apprezzamento per tutti i lavoratori e le organizzazioni sindacali, per il senso di responsabilità dimostrato nel sottoscrivere un contratto aziendale che consente una migliore organizzazione del lavoro e un maggiore e migliore utilizzo delle risorse umane, nonché un contenimento del costo del personale coerente con il piano di risanamento approvato. Il nuovo contratto integrativo rappresenta uno strumento fondamentale che consente da un lato il consolidamento dei conti della Fondazione e dall’altro lo sviluppo e l’incremento della produzione artistica: in una parola il rilancio della Fondazione".

Tra le novità l’introduzione della flessibilità, della riduzione di alcune indennità, dei permessi matrimoniali anche per le nozze e le unioni civili contratte all’estero e l’istituzione di una "banca di solidarietà" che consentirà al personale di fruire di permessi retribuiti in caso di gravi motivi familiari. "Un accordo che introduce elementi virtuosi partendo da un’importante premessa condivisa – aggiunge Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro Massimo – cioè l’aggancio di qualunque incentivo economico all’incremento della produttività. Si introducono meccanismi di flessibilità dell’orario di lavoro e di polifunzionalità che mirano a un migliore e maggiore impiego di tutte le risorse umane disponibili e comunque finalizzati all’incremento della produzione con particolare riguardo per le alzate di sipario in sala grande. Si punta anche al massimo impiego delle risorse interne, attraverso la piena valorizzazione delle tante professionalità di cui il teatro dispone, limitando al massimo la necessità di ricorrere all’esterno".

Confermato l’impegno sottoscritto nel dicembre del 2014 a evitare il ricorso ad agitazioni, scioperi o proteste in occasione di trasferte e tournée all’estero o di particolari manifestazioni sponsorizzate da privati o istituzioni. "Il Teatro Massimo - aggiunge Orlando - ha assunto con questo accordo un ruolo di primo piano e di stimolo sul tema delle relazioni sindacali e dei diritti dei lavoratori. Un risultato impensabile solo qualche anno fa, frutto della lungimiranza con cui i vertici del Teatro e le organizzazioni sindacali hanno lavorato in questi mesi e che - conclude - sarà foriero di ulteriore rilancio e ulteriori successi nazionali e internazionali”.

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