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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Difendete solidarietà e amicizia", a Palermo l'appello alla resilienza e alla speranza

Il testo scritto dal premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel e dal maestro buddista Daisaku Ikeda, leader spirituale dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, è stato presentato ai Cantieri culturali

L'appello alla resilienza e alla speranza, rivolto ai giovani del mondo, scritto dal premio Nobel per la Pace Adolfo Perez Esquivel nel 1980 e dal maestro buddista Daisaku Ikeda, leader spirituale dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, è stato presentato oggi ai Cantieri Culturali alla Zisa. L’evento è stato organizzato con il patrocinio del Comune e ha visto il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori palermitane.

Con questo appello, letto da giovani di diverse fedi religiose in rappresentanza di tutti i destinatari, Pérez Esquivel e Ikeda affida alle nuove generazioni il testimone della difesa dei diritti umani, della pace, di uno sviluppo sostenibile e solidale, come atto di fiducia nelle capacità dei giovani di individuare e percorrere insieme nuove strade e riscattare l'eredità del passato e affrontare le sfide del futuro. La decisione di elaborare un appello comune si è consolidata al termine del simposio “Per un mondo libero da armi nucleari e per il disarmo integrale” voluto da Papa Francesco lo scorso novembre in Vaticano.

L'appello alla resilienza

“Questa città - ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando, presente insieme all’assessore alle politiche sociali, Giuseppe Mattina - è passata dalla pesantenza del governo della mafia alle leggerezza del riconoscimento dei diritti e ha incrociato la propria esperienza ed il proprio cammino con Soka Gakkai e Daisaku Ikeda, conferendogli la cittadinanza onoraria di Palermo, e oggi è ancora presente in continuità con il riconoscimento dei diritti, spesso violato dal diritto degli stati, che da noi, invece, sono espressione dell’accoglienza dei migranti, nel rispetto per il diverso. Da questo punto di vista, dunque, Palermo contribuisce alla costruzione della pace, essendo una città 'razzista', perché da noi esiste solo una razza ed è quella umana”.

Lanciato da Palermo l'appello alla resilienza

Ai Cantieri erano presenti, tra gli altri, Francesca Corrao, presidentessa del comitato scientifico della Fondazione Orestiadi e docente di Lingua e Cultura Araba all’università Luiss di Roma, Antonio La Spina, ordinario di Sociologia all’Università Luiss di Roma, autore del libro “Daisaku Ikeda. Idee per il futuro dell’umanità” e della laudatio in occasione della laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione conferita il 25 marzo del 2007 dall’ateneo palermitano a Daisaku Ikeda, già cittadino onorario della città dal 2001.

Palermo è la seconda città italiana in cui viene presentato l’appello Esquivel – Ikeda, dopo Roma dove c’è stato il lancio internazionale
alla sala stampa estera e un incontro all’ex dogana con circa mille giovani di diverse fedi religiose, alla presenza di Adolfo Pérez Esquivel e del vicepresidente della Soka Gakkai Internazionale Hiromasa Ikeda.

“Bisogna lavorare - si raccomanda nell'appello - per sostenere l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite che punta a 'trasformare il nostro mondo'. Per cooperare all’obiettivo di sradicare la povertà dal nostro pianeta, dobbiamo superare le differenze tra paesi, etnie, religioni e culture”.

“Noi due abbiamo vissuto le tempeste delle guerre – scrivono i due leader– e le violenze del XX secolo. Sentiamo quindi il bisogno di avvicinarci ai giovani del XXI secolo per affidargli il compito di tenere in alto la fiaccola dell’amicizia, di sostenere con coraggio l’unità nella differenza e incoraggiare la solidarietà tra i popoli. Noi, Adolfo Pérez Esquivel e Daisaku Ikeda, riteniamo che, per le società  contemporanee e future, sarà estremamente importante che i giovani si uniscano ed assumano l’impegno, insieme ai popoli, di difendere la dignità della vita, di combattere le ingiustizie, di condividere il cibo che nutre il corpo e lo spirito e la libertà, per inaugurare una nuova alba di speranza”.

L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai riunisce coloro che in Italia seguono e praticano il Buddismo insegnato da Nichiren Daishonin, maestro giapponese del 13esimo secolo, diffuso dalla Soka Gakkai e riconosciuto dallo Stato Italiano con l’Intesa approvata dal Parlamento il 14 giugno 2016. In Sicilia si contano circa 3000 fedeli.

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