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Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Maqueda, 305

Dopo anni di abbandono riaperta la Galleria delle Vittorie: nell'atrio un ristorante e wine bar

L'edificio, inaugurato il 2 ottobre del 1935 e di proprietà privata, è rimasto chiuso al pubblico per decenni. Grazie all'imprenditore Filippo Genovese uno dei luoghi più suggestivi del centro storico torna ad essere punto di ritrovo

Palermo ritrova uno dei luoghi più suggestivi del centro storico: riaperta al pubblico la Galleria delle Vittorie in via Maqueda. Lo scorso primo agosto al suo interno ha inaugurato il ristorante e wine bar Mak Mixology di Filippo Genovese. Grazie all'imprenditore palermitano, già titolare di altre attività, tra le quali anche il Berlin (di cui è socio insieme ad altre tre persone), l'edificio - di proprietà privata - torna ad essere anche un punto di ritrovo d'elitè. 

Inaugurata il 2 ottobre del 1935, in pieno periodo fascista, la galleria ben presto divenne uno spazio commerciale con bar frequentati anche da artisti come Renato Guttuso, fino agli anni Settanta quando fu chiusa. Negli anni l'edificio si è usurato sempre di più - dato che non è mai stato realizzato nessun intervento di manutenzione - fino a diventare pericoloso per l'incolumità pubblica. Da qui i sigilli, tolti solo circa un mese fa dopo che è stato concluso l'intervento di messa in sicurezza. 

La Galleria delle Vittorie - Foto di Carola Catalano

"Io sono stato il primo ad aprire un bar in via Maqueda - racconta a PalermoToday Genovese - quando nessuno credeva nel rilancio della strada. Poi sono arrivati tutti gli altri. Ho fatto lo stesso con questa location. Diociotto mesi fa ho affittato il locale dove poco meno di due settimana fa ho aperto Mak Mixology. Ho anche comprato l'immobile al suo fianco". Il passo successivo è restituire l'antico splendore alla galleria sulla quale si affacciano ben quattro condomini. In origine, l'atrio di forma quadrangolare, aveva una bellissima copertura composta da travi di metallo e vetro colorato e le sue pareti erano adornate da dipinti di artisti di rilievo. Oggi il vetro non c'è più e degli affreschi è rimasto ben poco. Ha resistito, invece, al trascorrere del tempo la pavimentazione.

"Ho già un progetto per il restauraro della galleria  - continua l'imprenditore palermitano - e sono disposto anche a finanziarlo a spese mie. L’investimento però è molto oneroso e mi sto quindi muovendo per coinvolgere altri imprenditori che potrebbero realizzare altre attività all’interno dell'atrio". La galleria ospita, infatti, la sede dell'ex banca commerciale il cui locale è in vendita. Il denaro però non è l'unica cosa che serve per dare il via ai lavori. "Voglio - conclude Genovese - avere dalla mia parte tutti gli inquilini".

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