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Cronaca Addaura

Pregare e sorridere: all'Addaura nasce l'"aperimessa" in chiesa

L'originale trovata di don Fabrizio Fiorentino, sacerdote di 43 anni, che ha portato in chiesa migliaia di fedeli. Prima la cerimonia religiosa, poi alla fine del rito, nello stesso luogo dove si celebra la messa, l’aperitivo e le danze al ritmo di samba e bossanova

"Sei già dentro l'happy hour, vivere vivere costa la metà: quanto costa fare finta di essere una star?", canticchiava Ligabue pochi anni fa. Tutto normale se non fosse che questa volta l'happy hour è finito direttamente dentro una chiesa. Siamo all'Addaura, sapore di mare e libertà. Il parroco è don Fabrizio Fiorentino, 43 anni, che s'è inventato una trovata originale, ovvero “l’Aperimessa”. E cioè - come racconta L'Espresso - prima la cerimonia religiosa, poi, alla fine del rito, nello stesso luogo dove si celebra la messa, l’aperitivo e le danze al ritmo di samba e bossanova. Insomma, la domenica che non t'aspetti in questa chiesetta in riva al mare, a due passi dal Roosvelt.

Risultato? La chiesa adesso esplode di gente e allegria. Perché è qui la festa. Il giovane sacerdote ha avuto il merito di riportare - come dicevano gli antichi - la chiesa al centro del villaggio. In migliaia per festeggiare, tutti ne parlano. Pregare e sorridere è il karma di don Fabrizio. Con l'aiuto di Facebook, che quando è ora di riunire le folle è il mezzo migliore. Durante la messa un gruppo corale accompagna la preghiera con brani inediti. Poi al segnale "Andate in pace", si scatena la festa. Vale a dire aperitivo e samba.

Ma non sono mancate le polemiche. Al punto che, a messa quasi finita, don Fabrizio ha dovuto puntualizzare: "A chi si è confuso chiariamo che l'aperimessa è stata chiamata così per questioni di 'simpatia'. Immaginavo che questa iniziativa non sarebbe passata inosservata. Non passiamo durante la messa con lo spumante e le tartine. Invece celebriamo la funzione in modo più che dignitoso, e poi lo stesso luogo eucaristico di condivisione, diventa luogo di festa. A chi non sta bene diciamo 'arrivederci e grazie', il cancello è aperto...".

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