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Cronaca

Dimesso da un ospedale del Nord con una piaga al bacino: 80enne salvato al Policlinico

L'anziano è stato operato con successo nel reparto di chirurgia plastica cinque anni fa. Quest'anno il problema si è ripresentato. Lo scorso giugno il nuovo intervento. Le figlie: "Grazie a tutta l'equipe del dottor Rossi, vi siamo profondamente grati"

"Circa cinque anni fa nostro padre, Calogero Sorce (paraplegico dal 1982), è stato ricoverato in una struttura del Nord d’Italia per curare gli effetti di una piaga al bacino. Dopo una lunga degenza è stato dimesso per essere curato nel reparto di chirurgia plastica del Policlinico di Palermo, allora diretto dal professore Francesco Moschella. Il primario ci ha subito fatto conoscere il dottor Matteo Rossi che in quell’occasione l’ha operato e salvato. Il 20 giugno scorso purtroppo il problema si è ripresentato e nostro padre, che a marzo ha compiuto 80 anni, è stato di nuovo ricoverato nella stessa struttura ora diretta dalla professoressa Adriana Cordova. Il nostro medico di riferimento, il dottor Rossi, ha deciso di operarlo un’altra volta". A raccontare questo caso di buona sanità alla redazione di PalermoToday - con una lettera sono le figlie Giusi e Angela Sorce.

"Sono stati momenti difficili per la nostra famiglia, affrontare di nuovo un’operazione - raccontano - e una degenza molto lunga non è stato facile da accettare. Durante il ricovero abbiamo però avuto modo di confrontarci con personale gentile, professionale, attento e competente pur costretto a svolgere il proprio lavoro in condizioni difficilissime. Dal personale di portineria, passando per gli infermieri, i tirocinanti, gli addetti al cibo e soprattutto i medici e la direttrice del reparto, hanno svolto ogni giorno al meglio il proprio lavoro rapportandosi anche a livello personale per informare e tranquillizzare sia i nostri genitori che noi. Per cui, intendiamo esprimere sincera gratitudine alle equipe medica, infermieristica, assistenziale e organizzativa che, nell’ambito delle rispettive competenze e responsabilità, hanno sempre compreso le difficoltà di un paziente con grave disabilità nel permanere in tale struttura. Un ringraziamento particolare va al dottor Matteo Rossi che ha eseguito l’operazione e all’equipe medica che lo ha assistito in sala operatoria con la supervisione sempre attenta della professoressa Adriana Cordova. Ringraziamo tutti per la professionalità, l’attenzione, la scrupolosità, la cortesia dimostrata in quei giorni - concludono le figlie del paziente ottantenne - perché riteniamo che in qualsiasi ambito siano le persone a fare la differenza, singole o in equipe; sono, infatti, loro che con passione, gentilezza e preparazione rendono anche un ospedale un luogo in cui è possibile trascorrere dignitosamente intere giornate. Siamo, inoltre, orgogliose di poter ringraziare chi lavora in una struttura che si trova nella città in cui viviamo e che è anche punto di riferimento per l’applicazione di metodiche innovative e delle tecnologie più avanzate. Ancora grazie e buon lavoro".

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