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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Via D'Amelio 24 anni dopo: tra memoria e domande ancora senza risposta | DIRETTA

Palermo ricorda le vittime della strage del 19 luglio 1992. Per il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli, incontri, dibattiti, proiezioni e la tradizionale fiaccolata

Il 19 luglio del 1992 la mafia uccideva, con un'autobomba in via D'Amelio, il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli. L'unico sopravvissuto fu l'agente Antonino Vullo. A 24 anni di distanza, quando ancora è in corso il processo per accertare la verità, la città si mobilita per ricordare le sue vittime. La giornata di oggi chiude una tre giorni di eventi - tra momenti di aggregazione per insegnare ai più piccoli il valore della legalità, proiezioni, dibattiti - organizzati dal centro studi "Paolo Borsellino" e dall'associazione “Agende Rosse” con l'Agesci, la Cgil Sicilia, il Siap e il patrocinio del Comune per "riflettere tutti insieme, fare memoria ed onorare il ricordo".

I BAMBINI COLORANO VIA D'AMELIO/VIDEO

Ore 16,58 - I nomi di Paolo Borsellino e degli agenti di scorta Emanuela Loi, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina, Agostino Catalano sono stati scanditi dal palco di via D'Amelio poco prima delle note del silenzio, all'ora della strage, le 16.58, 24 anni dopo quel 19 luglio 1992. Poi un lungo applauso ha sciolto la tensione, dopo che decine di agende rosse sono state alzate dagli attivisti. (GUARDA IL VIDEO)

Ore 16,16 - "La commemorazione della strage di via D'Amelio è ricorrenza fondamentale, ma ancora di più una lotta quotidiana alle mafie con il sostegno pieno alla magistratura e agli uomini delle forze dell'ordine che ogni giorno sono in prima linea, rischiando la vita. Lotta alle mafie con leggi che per davvero spezzino il legame della continua trattativa Stato mafia, con il rafforzamento del 416ter, ad oggi una legge vuota e non applicabile". E' quanto affermano in una nota i componenti M5s della commissione Antimafia

Ore 13.40 - In via D'Amelio anche i componenti della commissione parlamentare antimafia presieduta da Rosy Bind, che hanno osservato un minuto di silenzio.

Ore 13.07 - Al termine del convegno in ricordo di Paolo Borsellino promosso dall'Anm e dalla commissione parlamentare antimafia al palazzo di giustizia, è stata scoperta una targa all'esterno dell'Aula che ricorda i magistrati vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.

Ore 12.50 - In via D'Amelio decine di bambini stanno partecipando a laboratori didattici e stanno letteralmente colorando i luoghi della strage. In strada campeggiano cartelloni e striscioni. mentre gli scout offrono i biscotti realizzati dai detenuti del carcere Malaspina nell'ambito del progetto "Cotti in flagranza". "La presenza dei bambini qui - ha detto Rita Borsellino, sorella di Paolo - è il segno della vita che continua, dopo tanti anni senza verità e giustizia si rischia di guardare solo indietro, invece la loro voglia di capire e la loro vitalità costringono a confrontarsi con l'importanza della vita che continua, riportando le periferie al centro e coinvolgendo genitori e figli". I bambini hanno anche dato vita a un flash mob per raccontare, a modo loro, cosa è la mafia. Hanno portato in scena la storia di "Guizzino", piccolo pesce che osa ribellarsi ai "grandi pesci cattivi".

Via D'Amelio, colori nei luoghi della strage

Ore 12 - "19 luglio 1992 strage Via D'Amelio. Ricordiamo Paolo Borsellino e gli agenti Agostino, Claudio, Emanuela, Vincenzo e Walter eroi per sempre". Lo scrive su Twitter il ministro dell'Interno Angelino Alfano.

Ore 11.50 - "Oggi Borsellino soffrirebbe molto anche delle distorsioni dell'antimafia, questo grande movimento che è nato sul sangue di quegli anni. Non è più lotta alla mafia, ma ricerca di prestigio e denaro". Lo ha detto la presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, intervenendo all'iniziativa promossa dall'Anm e dalla commissione parlamentare antimafiaal palazzo di giustizia.

Ore 11.08 -  Il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti ribadisce che per contrastare Cosa nostra è necessario "Colpire innanzitutto con molta determinazione la corruzione, ma non basta la prevenzione, bisogna anche avere gli strumenti per la repressione. In questo senso auspico di poter disporre di strumenti ancora più efficaci di quelli che ci sono adesso. Il contrasto ai paradisi fiscali che sono i rifugi di tutti i capitali illeciti della più disparata provenienza compresi quelli mafiosi. Contrastarli è un'esigenza fondamentale ma richiede una forte cooperazione internazionale. Sono necessarie scelte di politica a livello internazionale che ancora non sono state prese. Per contrastare la finanza criminale bisogna colpire l'illegalità, è necessario che cada il segreto bancario che si possa contare sulla circolazione delle informazioni".

Ore 10.56 - "A 24 anni dal sacrificio giudice #Borsellino e dei 5 agenti di scorta non solo dovere #memoria ma ancora bisogno fare piena luce su strage", lo crive su Twitter la presidente della Camera, Laura Boldrini.

Ore 10.45 - Con un lungo post su Facebook il presidente del Senato Pietro Grasso ricorda Paolo Borsellino e il fatti del 1992. "Ventiquattro anni. Se penso a Paolo, al suo umorismo e alla sua brillante intelligenza, il tempo trascorso da quel terribile pomeriggio di luglio si riduce ad un istante. Ho avuto il privilegio di collaborare con lui e di fare tesoro delle sue intuizioni investigative - scrive Grasso -. Ho avuto, soprattutto, la possibilità di conoscere l'uomo dietro la toga, di godere della sua straordinaria umanità. Paolo era estroverso, amava la semplicità delle cose a dispetto delle difficoltà di una vita professionale fatta di ostacoli insormontabili, amare rinunce, indicibili calunnie. Umanamente e professionalmente mi ha insegnato tantissimo. Sapeva sempre trovare la forza e le ragioni per continuare nel proprio lavoro, anche quando i rischi connessi alla professione avevano lasciato spazio alla certezza che presto sarebbe stato ucciso. Il ricordo della sua inesauribile tenacia mi conforta quando la mente si concentra sui pezzi di verità che mancano per ricomporre la storia dietro la stagione delle stragi: ventiquattro anni diventano improvvisamente un tempo lunghissimo e doloroso, un fardello insopportabile che scuote la coscienza di tutti i cittadini che hanno a cuore il presente e il futuro del nostro Paese. Le vittime innocenti della mafia, gli uomini e le donne delle forze dell'ordine caduti, le persone che facevano il tifo per Giovanni e Paolo ai tempi del maxiprocesso e che non hanno smesso di impegnarsi per la legalità chiedono a gran voce che sia fatta giustizia. Lo dobbiamo a ciascuno di loro, a noi stessi, alla memoria di Paolo e di chi ha perso la vita onorando il rischioso compito di proteggerlo: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina, Vincenzo Fabio Li Muli".

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Ore 10.40 - "A distanza di 24 anni ci sono ancora dei punti da accertare, delle zone d'ombra da illuminare e questo è' un dovere morale prima ancora che giuridico che abbiamo tutti noi". Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, a margine del convegno in ricordo di Paolo Borsellino promosso dall'Anm al palazzo di giustizia.

Ore 10 - Il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha deposto una corona di fiori presso la lapide che si trova all'interno del reparto scorte della caserma Pietro Lungaro in corso Pisani. Presenti anche il sindaco Leoluca Orlando, il vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello, il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, il questore Guido Longo e il prefetto Antonella De Miro.

Ore 9.21 - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un tweet ricorda "Paolo Borsellino. La sua professionalità. E i suoi agenti: Emanuela, Agostino, Vincenzo, Walter, Claudio. L'Italia non dimentica #19luglio".

Ore 8 - Il volto di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta compaiono in un tweet della polizia: "Tutti sappiamo ciò che successe 24 anni fa al giudice #Borsellino e alla sua scorta. Non vi dimenticheremo mai".

Ieri sera Salvatore Borsellino ha guidato il tradizionale corteo delle Agende rosse. "Speriamo che cambi il vento" è lo slogan scelto quest'anno, citando lo stesso Paolo Borsellino. "Sono contento - ha detto il fratello del giudice ucciso da Cosa nostra - che ci sia qui a Palermo la commissione antimafia, ho incontrato la presidente Bindi in via D'Amelio insieme con Claudio Fava; ho però chiesto loro che si astenessero dal deporre una corona di fiori in via D'Amelio perché è un simbolo che sigilla una morte. Per noi Paolo è vivo e fino a quando non ci saranno verità e giustizia, non accetteremo da parte delle istituzioni questo tipo di omaggi, piuttosto preferirei deponessero una bandiera italiana, perché Paolo è morto per lo Stato e per mano di pezzi dello Stato".

GUARDA IL VIDEO: VIA D'AMELIO, LE PAROLE DI BORSELLINO POCHI GIORNI PRIMA DELLA STRAGE


IL PROGRAMMA DI OGGI
Dalle 9 alle 12.30 in via D'Amelio
-  "Coloriamo via D'Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani": laboratori di animazione, giochi e letture rivolti ai bambini. "Perché via d'Amelio - spiegano dal Centro studi Paolo Borsellino - sia ricordata non solo come la strada dell'eccidio mafioso, ma anche come luogo da cui rinasce la vita di una nuova coscienza civile".

Alle 9,45 alla caserma Lungaro - Il capo della Polizia depone una corona presso la lapide, all’interno del reparto scorte.

Alle 13 ai cantieri culturali della Zisa - Il sindaco Leoluca Orlando parteciperà alla presentazione del mezzobusto di Paolo Borsellino.

Dalle 15 in via D'Amelio - "Speriamo che il vento cambi", organizzato dalle Agende Rosse: sul palco si alterneranno testimonianze e interventi. Prevista la partecipazione, tra gli altri, di Leonardo Guarnotta (magistrato del pool antimafia), Giuseppe Costanza (superstite a Capaci della scorta di Giovanni Falcone), Antonio Vullo e Giuseppe Giordano (già ispettore Dia). Interverranno anche i rappresentanti di diverse associazioni che si occupano di lotta alla mafia, come Luigi Lombardo del Siap, Gregorio Porcaro di Libera, Giovanni Impastato fratello di Peppino, Angela Manca mamma di Attilio.

Alle 20 da piazza Vittorio Veneto partirà la tradizionale fiaccolata. I partecipanti attraverseranno via Libertà, via Autonomia Siciliana e arriveranno in via D’Amelio dove verrà deposto un tricolore e intonato l’inno nazionale. "Come ogni anno - precisano gli organizzatori - sarà un corteo silenzioso e senza comizi finali, nel rispetto della sobrietà che contraddistinse in vita Paolo Borsellino". Sempre alle 20 in programma una biciclettata organizzata dalle associazioni 'Ruota Libera' e 'Nonsolosterrato' da via D'Amelio a via della Vetriera per raggiungere la "Casa di Paolo" e ritorno.

Alle 22, in via D'Amelio - Proiezione del film "Era d'estate" della regista Fiorella Infascelli, che racconta i giorni dell'Asinara. Alla proiezione parteciperanno oltre alla regista anche Giuseppe Fiorello (interprete della figura di Paolo Borsellino) e Gianna Fracassi.

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