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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Noce / Via Cristofaro Scobar

Ricordati D'Aleo, Bommarito e Morici: "Contribuirono a liberarci dalla mafia"

La cerimonia in via Scobar nel 36esimo anniversario della loro uccisione. Presenti anche il comandante interregionale "Culqualber", generale di corpo d'armata Luigi Robusto, e il comandante della Legione Sicilia, generale di divisione Giovanni Cataldo

Sono stati ricordati, nel 36esimo anniversario della loro uccisione, il capitano Mario D'Aleo, l'appuntato Giuseppe Bommarito e il carabiniere Pietro Morici. Alla cerimonia in via Cristofaro Scobar, sul luogo dell'eccidio, hanno partecipato anche il comandante interregionale "Culqualber", generale di corpo d'armata Luigi Robusto, il comandante della Legione Sicilia, generale di divisione Giovanni Cataldo e i familiari delle vittime. E' stato poi deposto un cuscino di fiori a Monreale, in via Venero, ai piedi della lapide che ricorda i tre appartenenti all'Arma.

"Sono un collega di corso di Mario D’Aleo ed è anche per questo che sono qui - ha ricordato Robusto -. Raramente ho disertato cerimonie del genere, perché ho sempre cercato di rendere onore a chi è stato d’esempio per ognuno di noi. Questa manifestazione, questa cerimonia, l’ho sentita particolarmente, e oggi ancor di più, perché per me, questo è l'ultimo anno di servizio. Il sacrificio di questi uomini, penso sia servito molto. Tanti anni fa, noi non vivevamo le cerimonie in questo modo, non vivevamo neanche il rapporto che questo sacrificio ci ha educato a vivere. C’è molto più rispetto, c'è molta più sensibilità, c'è molta più coscienza, c'è anche una mafia diversa. E’ una mafia che non uccide con le pallottole, che uccide diversamente, ma l’impegno da parte di ognuno di noi resta comunque e sempre. Ecco, onorare momenti come questo, è un modo per dimostrare il coraggio di voler cambiare, e farlo, conta ancora di più".

"Erano investigatori impegnati a dimostrare e combattere i legami fra la mafia e alcuni pezzi dell'imprenditoria siciliana, a dimostrare e combattere contro i legami dei corleonesi con pezzi importanti della politica che gestiva i lavori pubblici in Sicilia. A questi militari va il nostro ricordo, con la gratitudine per aver contribuito alla liberazione di Palermo e della Sicilia", ha detto il sindaco Leoluca Orlando.

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