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Cronaca

"Da 7 anni l'anello ha sventrato Palermo e ucciso negozi": il caso finisce a Roma

Il governo regionale ha convocato un incontro urgente nella Capitale con la Tecnis, azienda titolare dell'appalto. L'assessore Falcone: "Pronti anche a chiedere la rescissione del contratto, la città non può più sopportare una simile mortificazione"

"Il Governo Musumeci non può più accettare di vedere Palermo sventrata senza una concreta progressione dei lavori dell'Anello ferroviario. Chiederemo alla Tecnis, azienda titolare dell'appalto, un cronoprogramma serio e indifferibile e, qualora non ci fossero le dovute garanzie, chiederemo di commissariare i lavori o addirittura, come extrema ratio, la rescissione del contratto". A parlare è l'assessore regionale Marco Falcone in riferimento alla vertenza Tecnis e alle ultime notizie che vedono tramontare la trattative per la cessione del colosso delle costruzioni in amministrazione giudiziaria.

A tal proposito il Governo regionale, preoccupato per lo stallo dell'Anello ferroviario di Palermo, ha convocato per giovedì prossimo, 21 marzo 2019, nella sede di Roma della Regione Siciliana in via Marghera, 36, un tavolo tecnico con i vertici di Rete Ferroviaria Italiana, nella persona dell'ad Maurizio Gentile, l'amministratore giudiziario di Tecnis Saverio Ruperto e il Comune di Palermo.

"Alla Tecnis – conclude l'assessore Falcone -  chiederemo le dovute garanzie, anche in ordine a ipotetici nuovi acquirenti, del ramo d'azienda in questione o dell'intera azienda. Palermo non può sopportare, a distanza di sette anni, una simile mortificazione che ha causato la chiusura di decine e decine di esercizi commerciali oltre agli inauditi disagi che hanno messo in ginocchio il centro della città". 

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