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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Via Francesco Crispi

Anello, tregua estiva in via Crispi: stop al cantiere davanti al porto fino a ottobre

Il 31 maggio verrà liberata pure l'area di via Amari di fronte alla Camera di Commercio. Estate senza lavori per agevolare imbarchi e sbarchi, a settembre operai all'opera nella carreggiata lato monte. MobilitaPalermo: "Ma serve l'integrazione al Passante"

Storie di ordinari ritardi e cantieri lumaca. L'Anello ferroviario rientra a pieno titolo nelle opere pubbliche colpite da questa "maledizione": i lavori, iniziati nel settembre 2014 dovevano concludersi nel 2018. E invece, bene che vada, sono destinati a slittare di un altro anno. Costo complessivo: 154 milioni di euro. Delle tempistiche non rispettate e delle proroghe ai cantieri si è ormai perso il conto, così come del tempo trascorso in coda dagli automobilisti in prossimità dei cantieri. Con l'estate alle porte, il fronte più caldo è quello del porto: per agevolare auto e camion che dovranno imbarcarsi o sbarcare alla stazione marittima, da giugno verrà riaperta la carreggiata lato mare di via Crispi, chiusa da più di un anno nel tratto fra via Emerico Amari e il varco Santa Lucia. Una tregua che durerà sino a ottobre.

Lo ha annunciato Tecnis (la ditta che sta eseguendo i lavori) e lo ribadisce adesso Rfi. La data da segnare in calendario è il 31 maggio: giorno in cui verrà "liberata" anche l'area di via Amari di fronte alla Camera di Commercio. "In via Crispi - dice l’ingegnere Filippo Palazzo, responsabile territoriale divisione investimenti di Rfi - la rimozione del cantiere è legata al completamento dei lavori che Terna sta facendo su un cavo ad alta tensione. Lato mare rimarrà solo un piccolo restringimento in corrispondenza del varco Santa Lucia, dove sorgerà la fermata Porto. Siamo agli sgoccioli anche nella parte bassa di via Amari, dove si proseguirà in sotterranea con lo scavo della galleria".

Intanto andranno avanti i lavori nel tratto di via Amari compreso tra via Roma e via Principe di Scordia, al Politeama (in questo caso fino a gennaio 2019) e in via Sicilia. Mentre a settembre verrà chiusa la carreggiata lato monte di via Crispi. "Per agevolare la circolazione stradale - aggiunge Palazzo - sarà ridotto lo spartitraffico". Ma per la consegna dell'anello ferroviario quanto tempo passerà? "La data fissata per la fine dei lavori è ottobre 2019". Sull'opera sono puntati anche gli occhi della Procura della Repubblica che ha aperto un'inchiesta - per il momento a carico d'ignoti - sui cosiddetti cantieri lumaca. 

Sui ritardi nei lavori all'anello ferroviario pesa lo stop dovuto all'interdittiva antimafia che ha colpito la Tecnis (poi revocata). La società, successivamente, è stata posta in amministrazione straordinaria per consentire la ripresa delle attività. Adesso si punta a sfatare un "incantesimo" che vede oggi a Palermo non un appalto in regola con la tabella di marcia - eclatante è anche il caso del Passante ferroviario - ma che in prospettiva dovrebbe consegnare alla città opere in grado di migliorare il sistema dei trasporti.

mappa anello ferroviario-2

Quando entrerà a regime, l'anello ferroviario doterà Palermo di un tracciato ferroviario aggiuntivo di 6 chilometri a binario unico e di tre nuove fermate (Porto, Politeama, Libertà) che si aggiungono a quelle esistenti di Giachery, Fiera, Imperatore Federico. Nel secondo stralcio dei lavori è prevista anche la realizzazione della fermata Malaspina, che consentirà la chiusura completa dell'anello con la stazione Notarbartolo. I treni impiegati sulla metroferrovia potranno trasportare oltre 8.200 passeggeri all’ora, riducendo così il carico del traffico sul trasporto e conseguentemente l'inquinamento da essi prodotto.

Anello ferroviario politeama castelnuovo lavori cantiere-2

"L'anello - afferma Antony Passalacqua, del comitato MobilitaPalermo - 'copre' solo una fetta del centro città. Il vantaggio per la mobilità si avrà quando sarà connesso con il passante ferroviario, che rappresenta la vera spina dorsale del trasporto ferroviario nell'area metropolitana. Bisogna prepararsi a questa sfida introducendo il biglietto unico, la cosiddetta integrazione tariffaria tra i vari mezzi (bus, tram, treno...), e individuando un gestore unico, magari una società mista Amat, Ferrovie, Gesap, Autorità portuale, capace di gestire i servizi di trasporto con più efficienza". 

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