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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

“Lavorarono con contratti atipici”, giudice condanna Almaviva a riassumerle

Protagoniste due lavoratrici che per circa sette anni hanno prestato servizio in azienda. Secondo il giudice “non sussistevano le condizioni di legge per fare ricorso al lavoro atipico”. La Slc Cgil: “Basta precariato e flessibilità selvaggia”

Per circa sette anni hanno lavorato con contratti di lavoro atipici, così il Tribunale di Palermo ha condannato la società Almaviva Contatc a riassumere due lavoratrici. Lo rende noto la Slc Cgil: il giudice ha ritenuto illegittimi i contratti di lavoro rilevando che non sussistevano le condizioni di legge per fare ricorso al lavoro atipico.

Un caso molto simile, ricorda il sindacato, a quello della lavoratrice di 33 anni, con contratto “atipico”, riassunta dopo 7 anni all Wind con una sentenza della Corte d'Appello del maggio scorso che ha obbligato l'azienda a reintegrarla. Anche in quel caso, il primo in assoluto, i giudici hanno sentenziato che la società di Telecomunicazioni avrebbe impiegato la lavoratrice in maniera "illegittima", facendo ricorso ai "somministrati" attribuendo loro compiti non specificarti nei contratti.

"E' l'ennesima vittoria del sindacato - dichiarano il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso e la componente di segreteria della Slc Cgil Rosalba Vella - che segue in modo specifico le battaglie anche legali contro l'abuso del lavoro precario da parte delle aziende. "La Slc Cgil già da anni, con l'assistenza legale dell'avvocato Pietro Vizzini, ha intrapreso una battaglia di civiltà contro il precariato e la flessibilità selvaggia alla quale spesso le aziende, in particolare nel settore del call center, fanno ricorso senza i presupposti di legge”.

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