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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Miccichè a casa dei disabili, telecamera nascosta lo inchioda: "Aiutatemi a restare"

L'assessore ripiomba nel ciclone. In un nuovo servizio de Le Iene è stato spiato mentre avanza la curiosa richiesta ad Alessio e Gianluca: "L'assistenza domiciliare arriverà, ma solo se mi date una mano..."

Dopo la fuga, le promesse. La storia si ripete. Gianluca Miccichè pianta in asso Alessio e Gianluca Pellegrino, due fratelli tetraplegici palermitani che si sono recati in assessorato per incontrarlo e chiedergli l'assistenza domiciliare di cui hanno necessità. Le Iene mandano in onda il servizio di Cristiano Pasca che era con loro e portano la vicenda agli onori della cronaca. Il giorno dopo, come avvenuto con Giovanni Cupidi, l'assessore va a trovarli a casa per chiedere "tra virgolette scusa, pur non essendo fisicamente là" il giorno della loro visita. Promettere che tutto si risolverà: nei prossimi mesi l'assistenza domiciliare che aspettano da più di un anno arriverà. Ad una condizione però: "Dovete darmi una mano a restare", afferma l'assessore rivolgendosi ai due fratelli.

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Invece di placarsi la bufera impazza. In tanti la scorsa settimana avevano chiesto le dimissioni dell'assessore e dopo l'ultima richiesta di quest'ultimo andata in onda nella puntata de Le Iene di ieri sera la lista di chi vuole la sua "poltrona" si allunga.

Disability Pride Italia lancia la petizione per mandare a casa Miccichè. "Gravissimi sono gli episodi che hanno visto protagonista l'assessore alla Famiglia e alle Politiche Sociali e del Lavoro della regione Siciliana, Gialuca Miccichè ai danni di alcune persone con disabilità di Palermo". spiega la federazione su Change.org.  Alessio e Gianluca, nonostante la loro condizione, si sono recati in assessorato per chiedere l'assistenza domiciliare ma dopo ore di attesa non sono stati ricevuti da Miccichè. 

"Non è più tollerabile l'assoluta mancanza del rispetto delle norme nazionali e internazionali che sanciscono e difendono i diritti umani delle persone con disabilità - conclude la federazione -. Come il diritto all'assistenza, il diritto al lavoro, il diritto a vivere una vita all'altezza delle proprie aspirazioni e desideri, in definitiva il diritto alla vita! Per questo motivo, dopo anni di mediazione e di tolleranza e di promesse ancora inevase, promesse che hanno alla base l'applicazione delle normative e la erogazione di servizi indispensabili per la vita delle persone con disabilità gravissime, la federazione Disability Pride Italia e le Associazioni Parent Project Onlus, Movis Onlus, Insieme per L'Autismo Onlus, 20 Novembre 1989 Onlus, la Rete dei 65 movimenti e Scarlata Onlus chiedono le sue immediate dimissioni".

La federazione definisce scandaloso il silenzio da parte del garante regionale della disabilità Giovanna Gambino e chiede al presidente della Regione Rosario Crocetta il ritiro della delega in caso di mancate dimissioni da parte dell'assessore Micciché.

Domani, alle 11, in piazza Indipendenza si terrà un sit in, al quale parteciperà anche di Pif, per richiedere ancora con forza e determinazione le immediate dimissioni dell'assessore e l'applicazione delle normative vigenti in materia di disabilità.
 

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