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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cda Airgest, elezione ancora bloccata: non c’è accordo sulla "quota rosa"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

E' ancora un nulla di fatto sull’elezione del consiglio di amministrazione della spa Airgest che gestisce il “Vincenzo Florio”. Le due designazioni fatte dalla Regione non rispettano la norma sulla parità di genere. Il Governo Crocetta aveva designato il manager Franco Giudice, presidente in pectore del nuovo cda Airgest, e il direttore generale dell’assessorato alle Infrastrutture, Fulvio Bellomo. Uno dei due deve cedere il posto ad una donna, affinché la legge sia rispettata, ma lunedì scorso il governo regionale non si è presentato all’assemblea con il proprio rappresentante e quindi le due nomine sono rimaste inalterate.

“Una situazione di stallo inammissibile – interviene l’Associazione di promozione sociale Fiori di Acciaio già apripista della denuncia sociale sulle nomine nell'assetto amministrativo Gesap con cinque uomini su cinque in Cda e cinque uomini su cinque nel collegio sindacale -. Al di là degli indubbi meriti e delle qualità professionali di Franco Giudice e Fulvio Bellomo, queste due nomine non fanno ben sperare per il futuro della società di gestione aeroportuale. Non è accettabile pensare ancora una volta che, sia per gli amministratori di questa città che per gli amministratori di questa Regione, non esista una sola donna capace, competente, professionale e meritevole di ricoprire un ruolo gestionale e di controllo".

"Auspichiamo - conclude Fiori di Acciaio - una rapida soluzione della vicenda che necessita sicuramente di una presa di posizione da parte dell’azionista di maggioranza che, ricordiamo, è la Regione siciliana che ha acquisito le quote della ex Provincia Regionale di Trapani. L’auspicio, pertanto, è che si faccia presto e che vengano nominate persone e Donne di elevato profilo e altamente qualificate in modo da assicurare lo sviluppo dell’aeroporto e quindi del territorio. Quello di Airgest, così composto, è un organigramma illeggittimo, non si può pensare che possa mantenere, come se nulla fosse, la governance!”.

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