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Cronaca

All'ospedale come allo stadio, la provocazione dei medici: "Daspo e arresto per chi sgarra"

Il coordinamento italiano medici ospedalieri annuncia che a Palermo lancerà la proposta di impedire agli aggressori l’accesso alle strutture sanitarie: "Serve la videosorveglianza con tecnologia avanzata"

"Quella che si terrà oggi in Prefettura sul tema della sicurezza degli operatori sanitari è una convocazione inutile, aggravata dalla superficialità e dalla fretta di apparire e che arriva alla vigilia della grande manifestazione dei medici prevista domani in piazza Politeama". A parlare è il coordinamento italiano medici ospedalieri che annuncia che proprio domani lancerà provocatoriamente la proposta di un Daspo da applicare agli aggressori per l’accesso alle strutture sanitarie.

“La riunione convocata in Prefettura non solo è strumentale rispetto alla manifestazione di sabato 21 aprile, ma soprattutto inutile per la mancanza dei veri rappresentanti istituzionali che di fatto hanno responsabilità organizzative e di prevenzione fondamentali, nelle strutture ospedaliere, nelle guardie mediche e in ogni altra e condizione di cura medica” spiega Giuseppe Riccardo Spampinato, segretario regionale CIMO Sicilia. “Il Prefetto perde un’altra buona occasione e dimostra la mancanza di conoscenza del settore e lo scarso approfondimento dedicato ad affrontare seriamente il problema. L’incontro dunque risulterà una riunione tra pochi e senza un vero approccio ad una soluzione, che in ogni caso non dipende da chi è stato invitato a questa riunione”.

Per il coordinamento infatti non basta convocare gli ordini professionali di categoria, o soltanto le donne medico (gli aggrediti sono gli uomini per la maggiore), o un unico sindacato di medici (che non rappresenta assolutamente tutti i medici). Nell’ultimo anno Cimo Sicilia ha inviato al Prefetto tre segnalazioni sulla gravità e urgenza di intervento sul tema delle aggressioni al personale medico sul territorio. Un'urgenza che è ormai grido d’allarme in tutta Italia, con 3-4 aggressioni al giorno a danno del personale medico e ospedaliero. “Forse la fretta di sembrare tempestivi, per apparire finalmente presenti e solleciti alla vigilia di una manifestazione di piazza, gioca a sfavore della volontà vera e profonda di affrontare un problema che oggi è diventato piaga sociale. Non possiamo tacere di fronte all’ennesima dimostrazione di cronica approssimazione nell’affrontare un argomento tanto delicato quanto di urgente attualità: per questo nella manifestazione di domani a Palermo Cimo lancerà la proposta di un Daspo per tutti coloro che si macchieranno di aggressioni contro medici e operatori sanitari su tutto il territorio nazionale” conclude Spampinato.

“Stante che il Daspo urbano prevede una serie di misure atte a contrastare fenomeni di illegalità e a garantire l’incolumità pubblica e l’integrità fisica della popolazione, attraverso l’allontanamento immediato da parte delle forze dell’ordine del soggetto resosi autore del reato e anche l’arresto in flagranza differito fino a 48 ore nel caso in cui l’identificazione del soggetto avvenga successivamente, per Cimo Sicilia questo è uno strumento da adottare in chiave di efficacia immediata e di deterrenza, come accade per gli eventi sportivi. Videosorveglianza con tecnologia avanzata, allontanamento coatto dai luoghi di cura degli aggressori, arresto in flagranza differita e punibilità ai sensi degli articoli del codice penale che sanzionano l’oltraggio a pubblico ufficiale e l’interruzione di pubblico servizio sono gli elementi che attraverso la proposta di Cimo si potrebbe applicare in tempi brevi agli ospedali e ai luoghi di cura (fatto salvo la necessità di cure da parte dell’interessato). Questo, per Cimo Sicilia, non toglie il problema e l’urgenza della applicazione in maniera decisa delle norme esistenti per la tutela degli operatori sanitari nell’esercizio delle proprie funzioni, prima che l’escalation di violenza superi il livello di guardia già oggi molto elevato”.

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