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Cronaca Partinico

Giovane migrante picchiato a Partinico: "La sua colpa? Avere la pelle scura"

La vittima, un senegalese di 19 anni, ha raccontato del branco che lo ha avvicinato: "Vai via sporco negro". Poi la raffica di calci e pugni che gli ha causato ferite ritenute guaribili in 7 giorni. "Inevitabile, il clima di odio è arrivato anche qui"

Giovane migrante picchiato mentre si trovava davanti a un bar. E’ accaduto a Partinico dove questa mattina un senegalese di 19 anni è andato in caserma a denunciare un episodio avvenuto pochi giorni prima. Un gruppetto di ragazzi lo avrebbe prima offeso e poi picchiato, causandogli ferite alla bocca e alle orecchie. Il ragazzo, arrivato in Sicilia nel 2016 e ospite di una comunità, è stato preso in cura dai medici dell’ospedale Civico e dimesso con 7 giorni di prognosi. Su quanto accaduto ora indagano i carabinieri che hanno ascoltato la versione dei fatti fornita dal giovane africano.

"Era inevitabile che prima o poi accadesse, anche da noi. Il clima di odio declinato in tutte le sue forme ha cominciato a fare capolino anche a Partinico La colpa del ragazzo? Semplice, avere la pelle scura. È venuto il momento - si legge in una nota di Rifondazione comunista Partinico - di fare argine contro questa deriva razzista e xenofoba. Facendo leva sulle paure della gente, alimentando pregiudizi di ogni tipo, sfruttando in modo ignobile le difficoltà dovute a sciagurate politiche liberiste che hanno trascurato i bisogni degli ultimi, Salvini e i suoi sono riusciti ad andare al governo di questo paese. Ma quale prezzo dovremo pagare per i suoi slogan pieni di livore e di demagogia?".

La vittima del pestaggio ha raccontato di essere stato avvicinato da un gruppetto di coetanei nei pressi di piazza Caterina. "Vattene via sporco negro", gli avrebbe urlato il branco. Dopo un rapido scambio di battute è arrivata la raffica di calci e pugni. "Non ho reagito - ha raccontato il senegalese - perché non alzo le mani. Mi potevo difendere, ma gli educatori della comunità mi hanno insegnato che non si alzano le mani”. Secondo il gruppo di Rifondazione di Partinico per contrastare il clima di insofferenza e xenofobia, "l’Amministrazione comunale deve al più presto sopperire alle carenze strutturali" e "potenziare la collaborazione con gli operatori del terzo settore", assicurando il "rispetto degli standard di assistenza e tutele previsti dalla legge".

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