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Cronaca Zen / Via Fausto Coppi

Furto allo Zen, agguato in chiesa con pistola: aggrediti il parroco e i suoi genitori

Nel mirino di una banda l'argentino don Miguel Angel Pertini. I malviventi si sono scagliati prima sulla madre, per poi puntare dritti verso il sacerdote e rubare la pisside custodita nel tabernacolo

Agguato nella chiesa dello Zen all'alba, aggrediti e rapinati il parroco e la sua famiglia. E' lo spiacevole episodio che padre Miguel Angel Pertini (nella foto a destra) ha raccontato questa mattina ai carabinieri, intervenuti in via Fausto Coppi per ascoltare le vittime e la loro versione dei fatti per avviare le indagini. Secondo quanto denunciato sarebbero arrivati nella chiesa San Filippo Neri in quattro, uno dei quali armato di pistola, e si sarebbero scagliati prima sulla madre del sacerdote, poi su quest'ultimo con l'intenzione di portare via la pisside, la coppa in metallo prezioso che serve a custodire l'eucarestia all'interno del tabernacolo. I tre, terrorizzati per l'accaduto, sarebbero poi andati in ospedale per farsi controllare dal personale sanitario.

A far rimbalzare la notizia da un capo all'altro della città sono stati i fedeli e don Michele Polizzi, parroco della Cappella Palatina e vicario episcopale. Scoperto quanto accaduto ha voluto mostrare la propria solidarietà al "collega" argentino e alla sua famiglia, inviando messaggi per chiedere alla gente dello Zen di pregare per lui. Sembrerebbe che il parroco fosse andato a prendere i genitori in aeroporto proprio ieri sera e oggi, dopo le feste, qualcuno avrebbe atteso il suo rientro per mandargli un chiaro messaggio. La banda è entrata nei locali della chiesa e non appena si è trovata di fronte ai loro obiettivi, si è scatenata: la donna è stata strattonata, poi i malviventi si sono diretti verso padre Miguel Angel.

padre miguel angel pertini-2Il sacerdote, lontano nipote dell'ex presidente della Repubblica Sandro Pertini, già nel 2009 fu vittima di minacce. Nel giorno del sedicesimo anniversario della morte di don Pino Puglisi, in trenta fecero irruzione in chiesa al termine di una funzione religiosa, spaventandolo con bastoni e spranghe. "A volte - aveva dichiarato - è meglio tacere anche una verità per il bene del quartiere. Non sono il parroco del centro di Milano, basta una parola sbagliata". Quell'episodio pare fosse legato all'attività pastorale svolta dal parroco per il quartiere. A distanza di sette anni le cose non sembrano essere cambiate, ma allo Zen alcuni fedeli ammettono di sentire padre Miguel Angel sempre più distante dalla sua comunità.

Così Leoluca Orlando: "La vile aggressione di cui è stato vittima padre Pertini con la sua famiglia all'interno della parrocchia di San Filippo Neri è un fatto gravissimo che segna un salto di qualità per violenza e contenuto. L'impegno di padre Pertini, in prima fila con al fianco l'Amministrazione, ha evidentemente dato fastidio e dà fastidio a quanti per anni hanno avuto il controllo sul territorio ed oggi hanno perso terreno. Il Comune - chiude il sindaco - è e sarà sempre a fianco di padre Pertini e di tutti coloro che allo Zen lavorano ogni giorno per costruire un futuro migliore per quel quartiere, che significa un futuro migliore per tutta Palermo".

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