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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cruillas / Via Trabucco

Caos al pronto soccorso, pugni a un infermiere: al Cervello interviene la polizia

A colpirlo i parenti di un paziente che attendeva di essere visitato. Gli agenti intervenuti sul posto hanno ascoltato il racconto della vittima che, dopo essersi fatta refertare, ha presentato la denuncia

Preso a pugni al pronto soccorso del Cervello. Un infermiere di 48 anni è stato aggredito ieri sera all’interno dell’ospedale di via Trabucco da tre uomini. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia che hanno ascoltato la vittima che, dopo essersi fatta refertare, ha consegnato al direttore dell'area d'emergenza una relazione sull'accaduto riservandosi la possibilità di presentare anche una denuncia. La posizione dei tre aggressori è al vaglio della polizia.

Quello di ieri sera è il secondo episodio all'ospedale Cervello negli ultimi dieci giorni, il nono ai danni di medici e personale sanitario in due mesi. A colpire l’infermiere che si stava occupando dell’assegnazione dei codici al triage sarebbero stati i parenti di un giovane arrivato alle 18 con una sospetta crisi asmatica e un notevole stato di agitazione.

Il ragazzo - spiegano dall'ospedale - è stato portato in una delle sale del pronto soccorso mentre l'infermiere si è trovato costretto a occuparsi anche di una donna arrivata poco il giovane e con un sospetto problema cardiologico. "Mentre si dedicava a lei ha sentito grande agitazione nella sala vicina dove era stato portato il giovane. Dalla sala è quindi uscita una dottoressa, urlando e cercando aiuto perchè il giovane inveiva e cercava di rompere tutto quello che gli capitava a tiro".

L'infermiere, forte della sua stazza, è intervenuto bloccando il giovane e finendo per terra insieme a lui. Dopo l'arrivo della polizia la situazione è tornata alla normalità. O almeno così sembrava. "Dopo che un familiare ha segnalato un dolore al petto per il giovane - aggiungono dal Cervello - tre o quattro persone (fra i quali il giovane che quindi evidentemente così male non stava), sono entrate intorno alle 20,50 nella stanza dell'infermiere e lo hanno aggredito selvaggiamente".

L'infermiere è riuscito a proteggersi e a scappare, mentre la polizia è stata costretta a tornare al pronto soccorso per identificare gli aggressori. Il 48enne ha riportato vari ematomi in tutto il corpo. L’escalation violenta registrata nell’ultimo periodo ha portato il mondo della sanità a riunirsi attorno a un tavolo, quello della Prefettura palermitana, per discutere il tema alla presenza di rappresentanti istituzionali quali il questore Renato Cortese, i direttori generali degli ospedali cittadini e dell'Asp e l’assessore alla Sanità Ruggero Razza, che questa mattina ha incontrato il direttore del pronto soccorso Baldassare Seidita, insieme al Commissario Maurizio Aricò e al direttore sanitario Pietro Greco.

Negli scorsi giorni è stato organizzato anche un sit in al Politeama durante il quale il presidente dell'Ordine dei medici Toti Amato ha lanciato una provocazione: "Niente cure gratis per chi sbaglia". In quell’occasione l’assessore Razza aveva anche parlato di interventi strutturali che incidessero sugli aspetti logistici e organizzativi degli ospedali e, dunque, sui tempi d’attesa che spesso vengono considerati causa di un malessere che sfocia facilmente nella violenza.

Prima dell’approvazione della Finanziaria, però, il Sindacato dei medici italiani e la Federazione medici e veterinari si sono mostrati critici sulla manovra: "Vediamo 45 milioni di euro risparmiati in sanità destinati ai forestali. Quest’anno - hanno dichiarato Emanuele Cosentino, vicesegretario regionale Smi, e Saro Di Carlo, vicesegretario Smi e dirigente Fvm - la Sicilia paga l’ultima rata per onorare il piano di rientro e torna regione virtuosa, ma allora ci chiediamo: a cosa sono serviti i sacrifici dei pazienti e degli operatori sanitari già fatti?".

Interveniva l'infermiere che, forte anche della sua stazza, bloccava il giovane ed entrambi finivano a terra. L'infermiere riusciva però nell'intento di bloccarlo e calmarlo e nel frattempo interveniva la polizia. La situazione sembrava tornata alla calma, ma verso le 20,50 dopo che un familiare aveva segnalato un dolore al petto per il giovane, tre o quattro persone, fra i quali il giovane (che quindi evidentemente così male non stava) entravano nella stanza dell'infermiere e lo aggredivano selvaggiamente a calci e pugni. L'

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