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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Tribunali-Castellammare / Piazza Croce dei Vespri

"Bottigliata in faccia senza motivo": la notte da incubo del cantante di una band

Giuseppe Lana, voce degli Aristocrasti, si trovava vicino a piazza Sant'Anna quando è stato colpito da uno sconosciuto: i medici gli hanno dovuto ricostruire l'arcata sopraccigliare destra. "Violenza gratuita, persa fiducia nell'umanità". Il fatto denunciato alla polizia

E' stato un venerdì notte da incubo quello del cantante degli Aristocrasti: Giuseppe Lana è stato aggredito in piazza Croce dei Vespri, alle spalle di piazza Sant'Anna, da uno sconosciuto mentre si trovava in compagnia dell'amico-batterista della band. "Mi sono beccato una bottigliata in faccia perchè mi trovavo nel posto sbagliato al momento sbagliato", racconta. E' finito in ospedale, al Civico, dove i medici gli hanno ricostruito l'arcata sopraccigliare destra con diversi punti di sutura.

"Succede che - racconta Lana a PalermoToday - per sfuggire al caos infernale di piazza Sant'Anna, gremita di gente, con il batterista della band si decide di stare un po' in tranquillità e di spostarsi di qualche metro, in piazza Croce dei Vespri". Il luogo però non si è rivelato affatto tranquillo. Al contrario, il cantautore si è ritrovato, per caso, nel mezzo di un'accesa discussione tra due giovani, poi degenerata nella violenza. "Insieme al mio amico - spiega - stavo parlando del più e del meno con un gruppo di ragazzi - conosciuti pochi minuti prima in piazza - quando sono passate delle ragazze. Uno dei giovani, a me sconosciuto fino a qualche istante prima, ha deciso di 'abbordarle' senza rendersi conto che le ragazze non erano da sole e scatenando l'ira di uno degli accompagnatori". "Na faciemu na foto, aiu 'u vastuni pi u' selfie?", avrebbe detto uno dei ragazzi alle giovani. Il suo accompagnatore non ha gradito, si è avvicinato ed ha affermato: "Chi dicisti"?. Poi ha preso la bottiglia di birra, ancora piena che aveva in mano, e l'ha lanciata in faccia a Lana che si trovava a pochi passi da lui. 

"La bottiglia mi è esplosa in faccia e ho iniziato a sanguinare - racconta il cantante di origine agrigentine -. Portavo gli occhiali che si sono rotti. Ero impreparato ad una cosa del genere e sono rimasto immobilizzato. Non capisco perchè sia stato io a essere preso di mira, senza un motivo. Il mio amico mi ha preso e mi ha detto: 'Scappiamo altrimenti ci ammazzano'". I due hanno iniziato a correre e raggiunto via Roma dove si trovava una volante di polizia. Hanno chiesto aiuto agli agenti che hanno chiamato il 118. Dopo un po' l'ambulanza è arrivata ed ha trasportato Lana al Civico.

"Da un occhio non ci vedevo e ho avuto paura di essermi ferito gravemente - spiega ancora il cantante - ma alla fine me la caverò con una bella cicatrice. Per fortuna l'occhio è illeso. In ospedale mi hanno fatto la visita oculistica e la Tac. Mi hanno dato diversi punti di sutura interni ed esterni e otto giorni di prognosi. Nel referto si parla di ricostruzione dell'arcata sopraccigliare destra, l'area che si estende dalla palpebra al sopraccio".

Lana ha fatto denuncia in Questura. Purtroppo però nè lui nè il suo amico sono riusciti a fornire una descrizione dell'aggressore. "E' accaduto tutto troppo velocemente. La piazza però era gremita di gente e non capisco perchè nessuno sia intervenuto". Mentre la polizia indaga, Giuseppe cerca di ritrovare fiducia negli esseri umani: "Quella sera - conclude con un filo di voce che lascia trasparire un alone di tristezza - mi sono chiesto il perchè di questa violenza gratuita. In quel momento ho perso fiducia nell'umanità. Con il passare dei giorni sto cercando di convincermi che non siamo tutti così ma non è facile". 

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