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Cronaca Tribunali-Castellammare

"Dammi i piccioli", avvocato aggredito con un coltello davanti casa

E' la dissavventura capitata a Giovanni La Bua. Un uomo dalla stazza imponente si era nascosto nella tromba delle scale per aggredirlo mentre entrava nella sua abitazione alla Cala. Complice il buio provocato da un blackout. "Non mi sento più tanto sereno"

Aggredito con il coltello davanti alla porta di casa. Notte di paura e sconforto per un avvocato palermitano, Giovanni La Bua, sorpreso da un criminale mentre rientrava a casa. Il fatto è accaduto ieri sera, intorno alle 23.30, nella zona della Cala. “M’ha ddari i piccioli”, ha detto l’aggressore dalla stazza imponente. Poi la violenta colluttazione, durata meno di un minuto, durante la quale La Bua è rimasto ferito nel tentativo di reagire. Ad aiutare il criminale nel suo piano il temporaneo black out registrato ieri sera. Sull’episodio indagano i carabinieri.

Sembrava una giornata lavorativa come tante altre, terminata quando il sole era già andato via. L’avvocato aveva appena finito di salire la rampa di scale e inserito la chiave nella serratura quando il rapinatore dal marcato accento palermitano lo ha assalito. “Devo pensare che fosse salito al piano superiore e che sia sceso per colpire. Aveva il volto coperto - spiega La Bua - e mi ha spinto subito a terra, dentro casa. Gli ho mollato un cazzotto e probabilmente mi sono tagliato colpendo la lama. Gli ho pure infilato le dita negli occhi per cercare di fargli perdere l’orientamento. Non so perché l’ho fatto. Sono contro la violenza, ma è stato istintivo”.

Con qualche pugno l’avvocato è riuscito a mettere in fuga l’aggressore, lanciando poco dopo l’allarme ai carabinieri. Poi ha fatto tappa al pronto soccorso per farsi medicare i tagli. “Nonostante lo shock e la stanchezza - aggiunge La Bua - oggi sono andato a lavorare. Ma è stata una giornata diversa. Fino ad ora ho sempre considerato la mia città un posto fantastico e sicuro, ma non nego di non avvertire più la stessa serenità”. I militari che indagano sul caso passeranno al valgio le riprese delle telecamere di sicurezza vicine nel tentativo di trovare qualche immagine che possa servire a risalire all’identità dell’aggressore.

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