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Addiopizzo: "Serve un piano di riqualificazione per la Magione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Da anni lo stato di illegalità dilagante e degrado imperano su piazza Magione. Nove anni fa, per dare il nostro contributo al ripristino delle regole e alla riqualificazione dell’area, contro ogni forma di controllo indebito e mafioso, scegliemmo di realizzare la fiera di Addiopizzo proprio sulla magnifica area dove crebbero Falcone e Borsellino.

Tale impegno si protrasse per quattro anni, ci vide agire soli, con pochi altri soggetti del territorio, e per questa ragione incapaci di risolvere questioni come quelle di cui oggi si parla, che richiedono uno sforzo corale tra quanti, a vari livelli istituzionali e sociali, hanno a cuore le sorti di questa città. Per tutto ciò, oggi non possiamo che apprezzare che si stia cercando di ripristinare le regole del vivere civile che per tanto tempo sono state un miraggio in questa piazza.

Siamo consapevoli però che l’attività repressiva non può bastare. L’opera meritoria e importante delle forze dell’ordine non risulterà sufficiente se non sarà accompagnata da un piano di sviluppo e di riqualificazione dell’area da parte del Comune, affinché si possa consentire a quanti vogliano di reinserirsi in un circuito economico legale. Se non si realizzerà tale investimento politico si vanificherà il senso dell’attività di presidio e di controllo svolta in questi giorni e soprattutto si disperderà un patrimonio che potrebbe rappresentare ancora tanto per Palermo e i suoi cittadini.

Addiopizzo tenterà di contribuire all’opera di riqualificazione urbana e sociale con il progetto della "Card per l’investimento collettivo" su cui auspichiamo un’interazione proficua con l’amministrazione. Utilizzando tale strumento nelle pratica del consumo critico presso gli esercizi commerciali e le imprese convenzionate di Addiopizzo, ogni cittadino-consumatore potrà beneficiare di uno sconto etico che gli operatori economici verseranno direttamente sul fondo per l’investimento collettivo.

Tali proventi saranno destinati a una delle due aree della nostra città (piazza Magione, Favorita) dove da mesi si è avviato un percorso di progettazione partecipata con quanti vivono e operano sul territorio, per la realizzazione di un intervento di riqualificazione urbana e sociale. Attraverso questo sistema saranno realizzate iniziative concrete per la nostra città e, soprattutto, sarà ribadito da una comunità ancora più forte che Palermo non è di Cosa nostra, ma è un bene di tutti e di ciascuno, della Repubblica e dei suoi cittadini che però devono farsi carico di curarlo e valorizzarlo.

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