L'abbandono dell'ex Addaura Reef tra rifiuti e carcasse d'auto
Negli spazi dove sorgeva l'Addaura Reef, i cui proprietari sono stati accusati di truffa ai danni dell'Unione Europea, adesso regna uno stato di totale abbandono, fra rifiuti, pezzi di vetro e vecchie auto arruginite
L'Addaura Reef era stato definito uno dei luoghi più suggestivi al mondo. Tornare in quel tratto di costa a un anno dalla sua chiusura e trovare sacchi di immondizia e pezzi di vetro, pavimenti sventrati e una vecchia Renault arrugginita, fa capire quanto poco i palermitani sappiano prendersi cura delle proprie riserve di bellezza, che generino profitto o meno. Alcuni dei gestori stanno affrontando un processo per truffa ai danni dell'Unione Europea e una serie di altri reati non risibili.
E intanto il posto non viene risparmiato dalla dilagante "cultura dell’immondizia", che permette i cittadini sia di sporcare e lasciare pattume ovunque, sia di riuscire a rilassarsi e godere dello splendido mare e dello splendido sole anche se circondati da un ambiente degradato. E nel frattempo nessuno passa mai a pulire. Altri due lidi fioriscono ai lati dell'ex Addaura Reef, uno ha aperto da meno di tre settimane. In mezzo un terreno con pavimentazioni dissodate.
Sul suolo ci sono assorbenti, bottiglie vuote e cartoni di vino, assi di ferro e legno chiodate, un’infinità di cicche di sigarette, sedie rotte e un tappeto in simil-prato forse usato ai tempi d'oro, quando il locale era la meta di una buona parte della movida palermitana. Ma i tempi d’oro se ne sono andati, e in un anno l'Addaura Reef si è trasformato in un posto raggiunto solo dai pochi bagnanti disposti a sopportarne la puzza dell'abbandono.