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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Sperone / Via Messina Marine, 328

"L'acqua è pulita", verso la revoca del divieto di balneazione alla Bandita

I dati pubblicati sul "Portale acque" del ministero dell'Ambiente appaiono incoraggianti già da prima del 2015. Si attende il via libera dall'Asp. L'assessore Marino: "In settimana contatti con la Regione per avviare le procedure"

Dopo quasi cinquant’anni si potrà tornare a fare il bagno nel mare della Bandita e di Acqua dei corsari. Secondo i dati pubblicati sul "Portale acque" del ministero dell’Ambiente nela zona della costa sud, nel tratto che inizia all’altezza del civico 328 e finisce nei pressi di Ficarazzi, la qualità del mare è buona per la balneazione. Per sbloccare la situazione bisogna attendere il via libera dall’Asp, che dopo ulteriori campionamenti consentirà di revocare il divieto e invierà una comunicazione all’Amministrazione. "Si sarebbe potuto fare prima - spiega Franco Pennino, presidente del comitato per il recupero della costa sud - perchè per ‘sfortuna’ delle istituzioni ho raccolto i documenti dal ministero degli ultimi tre anni e mezzo nei quali si dice addirittura che in alcuni punti l’acqua è eccellente".

Stando a quanto pubblicato sul "Portale acque", già dall’anno scorso i dati relativi a quel tratto di costa appaiono incoraggianti. In tutto il 2015, infatti, non sono mai stati superati i limiti previsti dalla legge sulla concentrazione di Enterococchi e Escherichia coli, con dei picchi (pur sempre al di sotto della soglia consentita) negli ultimi mesi dell’anno. L’Amministrazione, forse per ragioni di prudenza, ha preferito non bruciare le tappe e attendere che la situazione si stabilizzasse, temendo che qualche mareggiata avesse allontanato ciò che poteva "sporcare" l’acqua compromettendo così le analisi. "A giorni - spiega a PalermoToday l’assessore comunale all’ambiente Sergio Marino - prenderò contatti con l’assessorato regionale alla Sanità per capire di quali documenti hanno bisogno per avviare le procedure e revocare i divieti".

A partire dal 2012, anche per la zona di Acqua dei Corsari, sono stati effettuati dei lavori per 5 milioni di euro con fondi europei. "Opere che hanno interessato anche ciò che c’era sott’acqua. Lavori che - aveva spiegato l’assessore comunale Giuseppe Gini - non si vedono ma che erano necessari”. Il timore adesso è che, come spiegato da Pennino, i tempi possano non essere brevi: "Togliendo i divieti l’Amministrazione dovrà pensare a servizi igienici, bagnini e tutto ciò che concerne la sicurezza dei luoghi". Se questa non dovesse essere la stagione balneare giusta per restituire quel tratto di costa alla città, sembrerebbero comunque esserci tutti i presupposti affinché i palermitani, dal 2017, possano tornare a fare il bagno nel lungomare che costeggia la via Messina Marine.

Negli scorsi giorni sono stati pubblicati anche i dati della campagna 2016 di Legambiente, che con la sua Goletta Verde ha analizzato i valori dell'acqua in 27 punti della Sicilia, trovandone 17 con cariche batteriche sopra la norma. Dei dieci campionamenti effettuati nel Palermitano, cinque hanno fatto scattare l’allarme. Tra questi la spiaggia compresa tra la Capitaneria e il vecchio oleificio del porto di Termini Imerese, il piano Stenditore, nel lungomare di Porticello (Santa Flavia), la spiaggia della Bandita vicina tra la chiesa e l'ospedale Buccheri La Ferla, quella della foce Nocella, tra Terrasini e Trappeto; lo scarico fognario di Terrasini, vicino alla diga foranea del porto, lo sbocco dello scarico nei pressi di corso Mattarella, a Villagrazia di Carini, lo sbocco del depuratore vicino al torrente Chiachea (Carini) e quello alla foce del torrente Pinto a Trappeto.

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