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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

“Abusi sessuali su due minorenni” Arrestato un catechista di 40 anni

Le vittime sarebbero un tredicenne e un diciassettenne ospiti in casa famiglia. Secondo quanto raccontato da uno dei due l'insegnante, durante le lezioni di doposcuola, lo avrebbe toccato più volte nelle parti intime

Non si tratta solo dell’ennesima storia di violenze sessuali su minori, ma qui la vicenda sarebbe ancora più grave perché sarebbe invischiato un insegnante di religione accusato abusi su due giovanissimi ragazzi ospiti in casa famiglia. L.S., 40 anni, è stato arrestato dai poliziotti della sezione Reati sessuali e in danno di minori della Squadra mobile di Palermo, su ordine del gip di Termini Imerese Stefania Gallì che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Rosa Caramia. L'uomo e' accusato di violenza sessuale in riferimento a episodi di palpeggiamento nelle parti intime e baci sulla bocca ai danni di due giovanissimi ospiti di comunità alloggio che gli erano stati affidati nella sua qualità di educatore parrocchiale.

La storia ha come teatro due case famiglie di due Centri  della provincia palermitana. L’uomo abusando del ruolo di catechista e del rapporto fiduciario instauratosi con i minori a lui affidati e con i responsabili delle comunità, avrebbe costretto i minori a subire atti sessuali. Tutto nasce dalle rivelazioni fatte da un ragazzino tredicenne all’equipe psico-sociale della comunità che lo ospitava. Gli operatori della casa famiglia rappresentavano che un loro piccolo ospite aveva raccontato ad uno degli operatori della comunità di essere stato molestato dal proprio catechista, il quale si era offerto di aiutare il piccolo  impartendogli gratuitamente delle lezioni di doposcuola presso la sua abitazione.

Il ragazzo ha raccontato che tutte le volte che si trovava da solo con l’uomo per studiare veniva palpato nelle parti intime e più volte aveva dovuto respingere tentativi di essere baciato. Ad ogni rifiuto del piccolo l’insegnante gli ricordava tutto quello che aveva fatto per lui tentando di comprare il suo silenzio ed il suo consenso offrendo ricariche telefoniche, vari oggetti ed infine anche del denaro. Gli operatori hanno subito segnalato il caso al Tribunale dei minori di Palermo e contemporaneamente decidevano di allontanare l’uomo per salvaguardare il piccolo. Le indagini sono state affidate ai poliziotti della squadra mobile che hanno iniziato ascoltando i testimoni e predisponendo anche delle intercettazioni ai danni dell’accusato. Le indagini hanno permesso agli agenti di scoprire che l’uomo si serviva anche di Facebook per contattare  e dai messaggi inviati si notava la sua morbosità nei confronti del minore e la sua preoccupazione che il giovane  possa  essere allontanato da lui.

I poliziotti seguendo i racconti del ragazzo individuavano i locali ove l’uomo portava a studiare il piccolo e dove avvenivano gli abusi. Nel corso delle intercettazioni telefoniche si scopriva che  l’uomo  intratteneva lo stesso rapporto ambiguo e morboso con un altro ragazzo di 17 anni, anche questo ospite di una casa famiglia. Anche in questo caso l’uomo incontrava il ragazzo una volta la settimana per le lezioni di catechismo ed anche con lui aveva tentato lo stesso approccio ed anche in questo caso aveva chiesto ai responsabili della comunità di poter ospitare il giovane presso la sua abitazione . I risultati delle indagini e gli esiti delle consulenze tecniche affidate ai periti permettevano ai magistrati di emettere il provvedimento di arresti domiciliari.
    


 

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