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Cronaca

"Ha violentato e minacciato la figlia adottiva", palermitano condannato in via definitiva

L'uomo, che da qualche anno lavorava come bidello in un istituto comprensivo del Nord, deve scontare 9 anni e sei mesi. Ha perso la potestà genitoriale anche nei confronti degli altri figli. La piccola, dopo anni di abusi, raccontò tutto alla madre facendo partire le indagini

Anni di violenze, di rapporti sessuali imposti da quello che doveva essere il suo punto di riferimento. E' l'incubo vissuto da una bimba abusata dal patrigno quando aveva appena sei anni. L'uomo, 41enne originario di Palermo ma residente nel Vicentino, è stato condannato in via definitiva in Cassazione per violenza sessuale aggravata e continuata. Adesso si trova in carcere, dove sconterà 9 anni e 6 mesi

L'uomo, che da qualche anno lavorava come bidello in un istituto comprensivo, ha sempre negato ogni responsabilità. Oltre alla condanna ha perso la potestà genitoriale (anche nei confronti dei due bambini piccoli avuti da una successiva relazione) e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e da strutture frequentate da minori.

I fatti sono avvenuti a Palermo dal 1997 al 2008. Secondo quanto emerso, l'uomo ha commesso le violenze ripetutamente minacciando anche di uccidere la bimba qualora avesse "osato" raccontare tutto a qualcuno. Solo dopo anni la giovane vittima, adesso adulta, ha trovato il coraggio di confidarsi con la madre. Da qui la denuncia alla polizia di Palermo, anche se la famiglia si era già trasferita in un'altra regione. 

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