La notte dell’Immacolata per Bob Marley
Sul palco di Sanlorenzo Mercato arriva Richard Wright, giamaicano, cantante e musicista polivalente. Con lui e la sua band anche numerosi altri artisti. Una festa del reggae
Per un’intera serata le note di alcuni dei più grandi successi di Bob Marley risuoneranno a Sanlorenzo Mercato. Domani (7 dicembre) a partire dalle 21.30 si apre la Notte Bob Marley, un omaggio al leader assoluto del movimento reggae. Suoneranno artisti d’eccezione, primi fra tutti Raymond Wright & The Fucking Band, direttamente da Kingston, per celebrare un'icona che, a 36 anni dalla scomparsa, continua a far parlare di sé e della Giamaica.
Sulla scena anche tanti ospiti speciali, giunti per l’occasione per rendere il proprio personale tributo: da Filippo Cannino a Fabrizio Francoforte, da Filippo Verna a Placido Amato, e poi Antonino Di Marco, Margherita Avvento e altri.
In scaletta i brani più celebri come Could you be loved, Jamming, Get up stand up, passando per i pezzi anche più roots come Natural mystic, War, Crazy baldheads, senza tralasciare le intramontabili canzoni d'amore come One love, Stir it up, Waiting in vain e tutte le altre che lo hanno reso immortale e parte integrante della storia della musica come I shot the sheriff, One drop, Iron lion zion. E al centro della performance di Raymond Wright ovviamente il brano simbolo della produzione di Marley, No woman no cry, un invito a non fermarsi di fronte alle difficoltà, alla miseria, alle ingiustizie. Bob volle che i diritti fossero intestati all’amico d’infanzia Vincent Ford, proprietario di un locale che era come la mensa dei poveri di Trenchtown, il ghetto di Kingston in Giamaica dove Marley è cresciuto. Le entrate provenienti dai diritti di NWNC hanno assicurato la sopravvivenza della mensa nel tempo.
Wright la esalterà alla sua maniera. Grazie alla padronanza della voce, Raymond viene spesso paragonato a grandi artisti tra cui Luther Vandross, Beres Hammond, Barry White. Nato a Kingston il 14 novembre del 1971, possiede sin da giovanissimo un vero talento musicale. Oltre a cantare, suona la batteria, la chitarra, il basso e le tastiere.
Bob Marley ha reso il reggae un linguaggio universale e immediatamente comprensibile a tutti. Amato e celebrato in tutto il mondo come musicista, in Giamaica fu, ed è tutt'oggi, considerato soprattutto un leader politico, spirituale e religioso di fede rasta. Nato il 6 febbraio 1945, Marley iniziò presto a dedicarsi alla musica, individuando nel reggae il ritmo ideale per trasmettere il suo messaggio di pace a favore dell'unione dei popoli di colore, della libertà e dell'uguaglianza. Un pensiero e una figura rimasti vivi più che mai, anche dopo che la malattia lo portò via l'11 maggio 1981 all'età di 36 anni.