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Cognomen omen

Cognomen omen

A cura di Francesco Miranda

L'origine dei cognomi: Leone, Lupo, Volpe e Pecora

L'origine dei cognomi zoonimici (generati da nomi di animali): Leone, Lupo, Volpe e Pecora.

Leone

(Come Giovanni Leone, sesto Presidente della Repubblica Italiana)
Il cognome Leone è legato a soprannomi attinenti caratteristiche comportamentali del capostipite; deriva dal cognomen latino “Leo-Leonis”, divenuto in età e ambienti cristiani nome personale affermatosi, per il prestigio e il culto di vari santi così denominati, soprattutto di San Leone Magno o Leone I, papa nel V secolo. Leo e Leone sono anche cognomi israelitici, come traduzione del nome ebraico “Yehūdā”, cioè Giùda, al quale secondo alcune interpretazioni e tradizioni non fondate linguisticamente, sarebbe stato attribuito il significato di “leone”. Leone, diffuso in circa duemila comuni, è presente in tutte le regioni italiane, con ceppi più numerosi in Puglia, Sicilia, Campania e ceppi meno consistenti in Piemonte, Lazio, Lombardia, Calabria, Abruzzo, Toscana, Basilicata, ecc. Nell’isola è comune in tutte le province, in particolare nel palermitano (Palermo, Cinisi, Collesano, Misilmeri, Terrasini, Valledolmo, Bagheria, ecc.), nel catanese (Catania, Aci Bonaccorsi, Acireale, Aci Sant’Antonio, Aci Catena), nel messinese (Messina, Capo d’Orlando, Piraino, Lipari, Torregrotta, Patti, ecc.), nell’agrigentino (Palma di Montechiaro, Licata, Sciacca, Racalmuto, Favara, Agrigento, ecc.), nel siracusano (Palazzolo Acreide, Noto, Canicattini Bagni, Rosolini, ecc.), nel trapanese (Castelvetrano, Campobello di Mazara, Alcamo, Mazara del Vallo, ecc.).

Riferimenti storici e personaggi – Secondo il Mugnos Guglielmo Guerao de Leone passò in Sicilia da Aragona nel 1282 con re Pietro e, per le sue imprese militari fu nominato castellano di Catania; suo figlio Giovanni ottenne dal re Federico II la castellania di Lentini da cui poi venne un Guglielmo che fu capitano di quella città; un Alfio Leone si distinse nell’arte militare con i re Martino, Ferdinando e Alfonso. GIOVANNI LEONE (Napoli 3/11/1908 – Roma 9/11/2001) – politico e giurista, avvocato penalista fra i più grandi d’Italia. Libero docente in Diritto e Procedura penale, fu autore di numerose pubblicazioni giuridiche, tradotte anche in lingua straniera; fu sesto Presidente della Repubblica italiana dal 1971 al 1978. Eletto all’Assemblea Costituente nel 1946 per la Democrazia Cristiana, partecipò attivamente alla elaborazione della Costituzione Italiana; deputato al Parlamento dal 1948 al 1963, fu vice presidente e, successivamente, presidente della Camera dei deputati per tre legislature (1955-1958-1963). Presiedette due brevi governi nel 1963 e nel 1968, fu nominato senatore a vita nel 1967 da Giuseppe Saragat. CINZIA LEONE (Roma 4/3/1959) – attrice italiana di teatro, televisione, cinema. È stata diretta da registi come Mario Monicelli, (“Parenti serpenti”), Carlo Vanzina (“Le finte bionde”), Francesco Nuti, Carlo Verdone, Lina Wertmüller. Nel 2019 è ospite fissa del talk show di Rai 3 “Photoshow”, condotto da Alberto Matano. SERGIO LEONE (Roma 3/1/1929 – 30/4/1989) – regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, uno dei più importanti registi della storia del cinema. Dal 1964 con “Per un pugno di dollari” diede avvio al western made in Italy, stringendo un lungo e proficuo sodalizio artistico con il compositore Ennio Morricone, conclusosi nel 1984 con il celebre “C’era una volta in America” (Nastro d’argento come “Miglior film”. Considerato il padre del genere “spaghetti-western”, è stimato e venerato dai migliori registi di Hollywood. MIRIAM LEONE (Catania 14/4/1985), modella, conduttrice televisiva e attrice italiana di grande successo. Attualmente è impegnata in Tv nella serie originale Sky “1994”, ultimo capitolo della Trilogia dedicata agli anni di Tangentopoli.

Lupo

(come Giuseppe Lupo, deputato regionale del Pd)
L’attuale cognome Lupo in parte continua il “cognomen”, poi diventato nome personale latino in tarda età imperiale, Lupus (da lupus = lupo), in parte si riafferma nell’Alto Medioevo anche per il prestigio e la diffusione dei corrispondenti nomi personali germanici con radice “wolff-“ (in tedesco “lupo”) e del longobardico “Lupo, Lupone”. Sia i longobardi, sia i germanici infatti usavano tali nomi per contraddistinguere gli uomini forti e il lupo era da sempre visto come il simbolo della forza selvaggia e della ferocia. Sono molte le varianti di Lupo: Lupis, Luppis, Lupelli, Lupetti, Lupatti, Lupini, Luperini, Lupone, ecc.
Lupo, noto in tutta Italia, ha ceppi più consistenti in Sicilia, Puglia, Lombardia, ma è abbastanza frequente anche nelle altre regioni come Piemonte, Campania, Lazio, Toscana, Calabria, Liguria, Basilicata, ecc. Nella Regione Sicilia sono presenti circa mille nuclei familiari con cognome Lupo, distribuiti per il 38% nel palermitano (Palermo, Monreale, Borgetto, Prizzi, Partinico, Castelbuono, Cinisi, Cefalù, Alimena, Termini Imerese, ecc.), per il 15” nel siracusano (Pachino, Siracusa, Noto, Lentini, ecc.), per il 14% nell’agrigentino (San Giovanni gemini, Palma di Montechiaro, Canicattì, Agrigento, ecc.), per l’8% nel trapanese (Marsala, Mazara del Vallo, Trapani, ecc.), per il 5% ciascuno nel nisseno (San Cataldo, Delia, Caltanissetta, ecc.), nel catanese (Catania, Bronte, Acireale, Giarre, ecc.), nel ragusano (Ispica, Pozzallo, Comiso, ecc.), per il 3% circa nell’ennese (Barrafranca, Agira, Nicosia, ecc.) e nel messinese (Messina, Giardini Naxos, Brolo, ecc.)

Riferimenti storici e personaggi. VINCENZO LUPO (Caggiano, Salerno 1755 – Napoli 1799) – patriota, giacobino, arrestato nel 1796 per le sue idee, fu due anni dopo rimesso in libertà. Durante la repubblica partenopea, fu procuratore generale della Giunta militare e giudice del Tribunale civile; caduta la repubblica, fu giustiziato. (cfr. Encicl. Treccani). PIETRO LUPO (Catania 17/10/1898), tenente di fanteria, caduto nella guerra di Etiopia il 10/8/1936, medaglia d'oro al valore militare. A lui è stato dedicato Borgo Lupo, borgo di Mineo. GIUSEPPE (PEPPINO) LUPO (Palermo 18/3/1966), deputato regionale eletto nella lista Partito Democratico “Micari Presidente”: nell’attuale XVII legislatura è componente della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia; componente della Commissione “Esame delle attività dell’Unione Europea”, della Commissione “Affari Istituzionali” e della Commissione “Regolamento”. E’ presidente del Gruppo Parlamentare del PD. E’ presente all’ARS dalla XV legislatura e, nella XVI, ha ricoperto la carica di vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. É stato componente della Segreteria nazionale del PD e Segretario regionale del PD della Sicilia. GIUSEPPE LUPO (Atella, Potenza 27/11/1963), scrittore e saggista, è professore associato di Letteratura Italiana Contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sedi di Milano e Brescia; è autore di numerosi saggi e romanzi.

Volpe

(come Calogero Volpe, medico e politico, per 30 anni deputato della Repubblica Italiana)
Il cognome Volpe deriva da soprannomi legati a caratteristiche somatiche o comportamentali connesse all’animale “volpe” simbolo di astuzia, rapacità e rapidità; il termine origina dal latino “vulpes” che in germanico era “wulfaz”. Varianti e alterati sono Volpi, Vulpi, Volpini, Volpino, Volpicella, Volpicelli, Vulpetto, Volpone, Della Volpe, La Volpe, ecc. Volpe è diffuso in tutta la penisola, ma prevale a Sud, in Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata; nell’Italia centro-settentrionale è più noto nel Lazio, in Piemonte, Lombardia, Veneto, Abruzzo, Toscana, Emilia-Romagna, Liguria. In Sicilia è più rappresentato nell’agrigentino (Agrigento, Favara, Porto Empedocle, Ravanusa, Palma di Montechiaro, Canicattì, Sciacca, ecc.), nel palermitano (Palermo, Alia, Vicari, Termini Imerese, Collesano, Misilmeri, Trappeto, Bagheria, Partinico, ecc.), nel nisseno (Riesi, Caltanissetta, Sommatino, San Cataldo, Montedoro, Gela, ecc.), nel catanese (San Cono, Catania, Acireale, Tremestieri Etneo, San Michele di Ganzaria, ecc.), nel trapanese (Marsala, Castelvetrano, Trapani, ecc.), nel messinese (Santo Stefano di Camastra, Reitano, Caronia, ecc.).

Riferimenti storici e personaggi. Una delle prime stirpe con il cognome Volpe discende dal prode cavaliere dell’Alemagna, Galvano, che viveva in Franconia, allora provincia della Germania e dove godeva del dominio della contea di Pempa: si era intorno all’anno 930. Il suo terzogenito, Bartolomeo, capitano di cavalleria di Ottone imperatore, nel 982 trasportò il suo ramo in Padova e, nell’anno 1000, prese stabile dimora in Vicenza, innalzando il cognome in quello di Volpe. VINCENZO VOLPE (Grottaminarda, Avellino 1855 – Napoli 1929), pittore; fu allievo prediletto del pittore napoletano Domenico Morelli, che, in seguito alla sua morte, sostituì nella cattedra di pittura. Vincenzo fu pittore di scene di vita semplice, serena e familiare; fu molto apprezzato dai suoi contemporanei. Partecipò a quattro edizioni della Biennale internazionale d’Arte di Venezia. CALOGERO VOLPE (Montedoro 15/8/1910 – Roma 3/8/1976), medico e politico; fu deputato della Repubblica Italiana per il partito della Democrazia Cristiana, dalla Costituente fino alla sua morte. Membro dell’Assemblea Costituente, fu sottosegretario di Stato dal 1960 al 1970 e sindaco di Montedoro per 16 anni. GIULIANO VOLPE (Terlizzi, Bari 17/8/1958), archeologo e accademico; professore ordinario di Archeologia cristiana e medioevale presso l’Università degli Studi di Foggia, dove è stato rettore dal 2008 al 2013. Tra il 2014 e il 2018 è stato presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici. Ha condotto numerosi scavi archeologici, terreni e subacquei, in Italia e all’estero. Dal 2018 insegna Metodologie della Ricerca Archeologica presso l’Università di Bari. ADRIANA VOLPE (Trento 31/5/1973), conduttrice televisiva, attrice, ex modella. Dopo aver debuttato in TV come valletta nel programma di Rai 1 “Scommettiamo che…?” condotto da Frizzi e Carlucci, è nel cast dei film “Viaggi di nozze” di Carlo Verdone e “Croce e delizia” di Luciano De Crescenzo. Poi conduce “Mezzogiorno in famiglia” e il programma “I fatti vostri”, trasmissione che lascia a causa di un forte dissidio con Giancarlo Magalli. Attualmente conduce “Mezzogiorno in famiglia”, in onda il sabato e la domenica mattina su Rai 2 con Massimiliano Ossini e Sergio Friscia.

Pecora

(come Elio Pecora, poeta, scrittore, saggista)
Pecora dovrebbe derivare da soprannomi originati dal mestiere di pastore (chi alleva e custodisce pecore), o riferiti a chi macella e vende ovini e caprini, o a persona pusillanime, vile, succube di altri; il cognome ha molte varianti: Pecori, Peguri, Pecorella, Pecorelli, Pecorino, Pecoraro, Pecorini, ecc. È un cognome panitaliano, diffuso prevalentemente in Sicilia, in Campania (nel salernitano e nel napoletano), in Calabria (nel cosentino e nel reggino), in Basilicata, ma anche in Lombardia, Lazio, Piemonte, Liguria, Toscana, Veneto, ecc. Nell’isola è frequente soprattutto nell’ennese (Piazza Armerina, Enna, Leonforte, Valguarnera Caropepe, Calascibetta, Cerami, Villarosa, Nicosia, ecc.), nel catanese (Catania, Sant’Agata Li Battiati, Tremestieri Etneo, Caltagirone, Misterbianco, Gravina di Catania, ecc.), nel palermitano (Palermo, Ustica, Monreale, Capaci, Santa Flavia, Bagheria, ecc.), nel siracusano (Siracusa, Francofonte, Melilli, Avola, ecc.), nel messinese (Messina, Acquedolci, Pettineo, ecc.).

Riferimenti storici e personaggi. Nella “Cronica delle cose occorrenti nei tempi suoi”, di Dino Compagni, si cita un Dino di Giovanni “vocato Pecora”. A Firenze, in atti conservati presso l'Archivio di Santa Maria del Fiore del 1390, si legge di un Guidaccium Iacobi Dini del Pecora. ELIO PECORA (Sant’Arsenio, Salerno 5/4/1936), poeta, scrittore, saggista; è autore di poesie, romanzi, saggi critici, testi teatrali, prose e poesie per bambini. Ha curato antologie di poesia italiana e letture pubbliche di poesia, ha collaborato a quotidiani, settimanali, riviste, programmi Rai; dirige la rivista internazionale “Poeti e poesia”, e cura “Il cammino della poesia”, raccolta dei migliori autori delle collane della rivista. Nel 2006 l’Università di Palermo, Facoltà di Scienze della Formazione, lo ha insignito della laurea ad honorem in Scienze della Comunicazione. Le poesie di Elio Pecora sono, “svolte, aperture, passeggiate lungo boschi, prati, città affollate dove porta a spasso la solitudine e il coraggio di questa modernità impaurita”. MICHELE PECORA (Agropoli, Salerno 6/10/1957), cantautore. Con la canzone “La mia casa” vinse nel 1977 il Festival di Castrocaro, qualche anno dopo con la canzone “Era lei” ottenne un gran successo. Ancora altre canzoni negli anni successivi, ma la sua carriera di cantante non decolla; Pecora si dedica allora all’attività di
autore, scrive testi per vari cantanti. Ritorna alla ribalta per la causa intentata contro Zucchero che con la canzone “Blu” sembra rifarsi alla melodia di “Era lei”: ma il giudice non gli dà ragione. Elio Pecora inizia a dirigere un’orchestra che accompagna artisti come Ron, Peppino di Capri, Ivana Spagna, Riccardo Fogli; è ospite di programmi televisivi come “I migliori anni “e “Quelli che il calcio”. Nel gennaio del 2019 partecipa alla trasmissione “Ora o mai più”, condotta su Rai 1 da Amadeus.

L'origine dei cognomi: Leone, Lupo, Volpe e Pecora

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